Skip to main content
Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

Dragon Age: Origins

L’era dei draghi sta per avere inizio. Anche su console.

Ma torniamo al dunque. Dragon Age propone una vasta gamma di opzioni comportamentali che variano in base alla composizione del party, e di conseguenza i due team hanno adottato un approccio molto diverso per superare questo primo "ostacolo". La maga, ad esempio, ha sfruttato le sue arti femminili per convincere la guardia a farla passare, mentre nel secondo party è stato ovviamente il guerriero a occuparsi della negoziazione. Sebbene fosse prevedibile il contrario, è stato proprio quest'ultimo personaggio a dimostrarsi il più "delicato" tra i due, convincendo la guardia non con la violenza, bensì con una moneta di scambio davvero particolare: dei biscotti fatti in casa. Sesso e biscotti? È difficile capire dove BioWare voglia andare a parare.

Una volta giunti sull'altra sponda del fiume, è stato il momento di un nuovo faccia a faccia. Con entrambi diretti verso una Torre di Maghi, i personaggi si sono trovati di fronte a Gregor, il capitano dei Templari. In base alle decisioni prese in precedenza, potrebbe anche non essere il primo incontro con quest’infido e meschino personaggio ed il fatto di conoscerlo o meno potrebbe dunque portare ad una diversa interpretazione dell'intera missione.

Ogni archetipo ha una propria storia che occuperà le prime ore di gioco, andando a influenzare lo svolgimento dell'intera avventura. Un'idea che vale la pena di rubare.

Da questo punto in poi, non appena entrambi i party si sono trovati a fare i conti con una potente fattucchiera di nome Wynne all'interno della torre, le cose si sono fatte ancora più complesse. Uno dei due gruppi è stato in grado di reclutarla (un grande vantaggio visto che si tratta della curatrice più potente del gioco) mentre l'altro, quello capeggiato dall'avvenente maga, è stato costretto a combatterla in uno scontro all'ultimo sangue. Inoltre, come se eliminare una vecchia caster non fosse già abbastanza avvilente, il suo ultimo respiro ha dato il via a un breve video dove è stato mmostrato quello che sarebbe stato il suo potenziale impatto sul resto dell'avventura...e a quanto pare la sua morte precluderà un discreto numero di eventi.

Tutto risulta naturale, scorrevole e fondamentalmente reale per quanto riguarda il rapporto causa/effetto. Anche le scelte apparentemente più insignificanti andranno infatti a influenzare gli eventi, causando spesso conseguenze tutt'altro che prevedibili. Al di là di queste considerazioni, la cosa più impressionante è che ciò che è successo è avvenuto solo nell'arco di 10 minuti di gameplay, e trattandosi di un’avventura la cui durata complessiva si aggira intorno alle 60 ore, è facile trarre delle conclusioni su quella che sarà la profondità narrativa e l’intensità dell’esperienza: insomma, in questo senso le potenzialità del prodotto sono davvero spaventose.

Due schermi e due PC sono senz'altro un ottimo modo per presentare un prodotto e mostrare le sue caratteristiche, ma allo stesso tempo lasciano trasparire un po' d'incertezza: sembra quasi che BioWare stia cercando di rimediare, temendo che le sequenze video mostrate fin'ora, incentrate su sesso e violenza, abbiano confuso il pubblico, offuscando la vera essenza di Dragon Age: Origins. Tralasciando supposizioni e presunte verità, alla luce di svariati incantesimi e del numero di personaggi da controllare mostrati nell’edizione per PC, l'unico interrogativo rimasto era dunque relativo alla qualità dell'esperienza su console, ma fortunatamente gli sviluppatori hanno pensato anche a questo.