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Cars 2

Disney torna in carreggiata.

Ve la ricordate Saetta McQueen? La macchina rossa con il numero 95 protagonista di Cars? Proprio lui. Sta per ritornare al cinema con il seguito Cars 2 e come è lecito aspettarsi, Disney si appresta a sfruttare commercialmente il film in ogni modo possibile.

Alla presentazione del videogioco omonimo, avvenuta qualche giorno fa, i tavoli erano stracolmi di automobiline, piste e giocattoli di ogni tipo, tanto da far nascere il forte sospetto, come sempre accade in questi casi, che il gioco stesso non fosse altro che un gadget tra gli altri.

A sgomberare il campo dagli equivoci ci ha pensato Jonathan Warner, senior producer di Avalanche Software, il team di sviluppo che ormai da tempo segue la conversione in videogioco dei film d'animazione Disney, che ha il compito di illustrare Cars 2 ai presenti e convincerli che si tratta di un buon videogioco.

Che si tratti di un prodotto abbastanza ricco di contenuti lo percepiamo fin dal menu principale, che contiene una quantità di voci la cui principale sono le missioni C.H.R.O.M.E., acronimo che cela una complessa sigla che ha a che fare con gli agenti segreti, tema del film. In sostanza è la campagna principale, formata da un'introduzione tutorial e sei livelli inizialmente bloccati.

Minacciosi lanciarazzi compaiono sulle fiancate. I gadget condizioneranno pesantemente l'esito della gara.

Il sorridente Jonathan ci tiene a precisare che tutto il lavoro è stato svolto a stretto contatto con Pixar, che ha prontamente concesso l'uso dei modelli e delle texture create per il film, e che la lavorazione del gioco è cominciata due anni fa, quando il film Cars 2 era ancora a livello di disegni preliminari.

La trama, tuttavia, non segue in modo pedissequo quella della pellicola, anzi, gli eventi raccontati sono successivi a quelli del film e permettono in qualche modo di ampliarne la storia. Tutto questo avviene nell'arco delle molte gare che si andranno a disputare.

Come abbiamo anticipato, infatti, la campagna non è che una delle moltissime modalità di gioco. La Partita Libera, per esempio, ne comprende ben sette, alcune delle quali specifiche per il multiplayer. Si va dalla Gara Singola a quella Combattiva, dall'Arena alla Sopravvivenza fino alla spassosa modalità Disgregatore, una sorta di capture the flag su ruote.

La grafica fa il suo onesto lavoro per rappresentare le auto e gli ambienti. Niente di miracoloso ma la vivacità non manca.

Bella l'idea della Serie di Eventi, dove è possibile scegliere fino a sei modalità per creare un piccolo campionato di prove da affrontare in sequenza, al termine del quale viene decretato vincitore il giocatore con il punteggio più alto.

"L'amicizia e la lealtà sono alla base dei film Cars", ci dice Jonathan. "Abbiamo quindi voluto un multiplayer fino a quattro giocatori in split-screen, perché pensiamo che sia più bello giocare tutti insieme nella stessa stanza". Liberi di crederci oppure no, la sostanza è che il gioco non prevede partite online.

L'elemento legato allo spionaggio, una delle chiavi del film, viene reso con l'uso di numerosi gadget alla 007 che si applicano alle vetture-personaggio e che trovano la loro applicazione durante tutte le modalità. Immaginatevi lanciarazzi, mitragliatrici e il consueto armamentario della spia con il quale scatenarsi sugli avversari, e non sarete andati troppo lontani.

La meccanica che governa la struttura del gioco è quella usuale: vincere le gare per guadagnare punti con i quali sbloccare nuove auto, percorsi extra, gadget più potenti e così via. Se a questo punto qualcuno sta pensando a Mario Kart, beh, non è del tutto fuori strada.

Il trailer del gioco.