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Duke Nukem Forever

Lo scorrere del tempo e il carisma...

L'azione però non finisce certo qui. Ripreso possesso della sua montagna di muscoli il coraggioso Duke dovrà poi respingere un attacco nemico ,e dopo essersi lasciato dietro mucchi di cadaveri, riuscirà finalmente a incontrare il Generale Graves per farsi aggiornare sulla situazione.

"Gli alieni sono diretti alla diga di Hoover!", afferma Graves. "E chi se ne fo**e della diga. Dove stanno portando le nostre pupe?", tuona il Duca.

Insomma, è sempre lui così come lo avevamo imparato a conoscere e ad amare in passato, più truzzo e ignorante che mai!

A questo punto il nostro eroe riceverà direttamente dall'esercito un Ripper (la mitragliatrice a tre canne di Duke Nukem 3D) e una specie di armatura ad energia ("L'armatura è per le checche", spiegherà proprio Duke passando a fianco di un elmetto verde e nero identico a quello di Master Chief).

Da qui in poi avrà inizio una fase in perfetto stile Duke Nukem dove il Duca, dopo aver combattuto furiosamente tra strade piene di macchine e autobus abbandonati (abbandonati forse per la loro mancanza di dettagli grafici, chissà...) si ritroverà di fronte al Battlelord, un nemico immenso molto simile al Rancor, munito di mortaio e mitragliatrice.

Come si concluderà quest'ennesima guerra? Lo scopriremo, vivendola da protagonisti!
Tecnicamente non sarà una meraviglia ma lo stile del gioco ha sempre il suo fascino.

Un nemico assai temibile per chiunque... ma non per il Duca! Dopo aver fiaccato la sua forza vitale con una fitta pioggia di RPG, Duke darà il colpo di grazia al suo imponente nemico strappando dalla sua testa uno spuntone per poi ficcarglielo proprio in mezzo agli occhi.

Chi stesse pensando "ma come, così poco?", sappia che lo scontro si conclude con un imperdibile tocco di classe: una scarica di colpi sui testicoli del nemico. Insomma, un vero gentleman così come Ezio Auditore con il suo "Requiescat in pace".

Questo è tutto ciò che GearBox ha mostrato fino ad oggi, e al di là di un comparto tecnico poco convincente, è davvero difficile dirsi delusi. Come candidamente sottolineato da Pitchford, gli sviluppatori dovranno ancora lavorare a fondo affinché il titolo possa raggiungere il suo reale potenziale, ma l'impressione è che con l'attuale engine il gioco non possa in alcun modo raggiungere gli standard grafici degli FPS contemporanei.

Ma se in questo momento vi stiate chiedendo se la discutibile realizzazione tecnica possa in qualche modo minare la qualità complessiva dell'esperienza, la risposta, almeno per ora, sembra negativa.

Alla luce di quanto mostrato fino ad ora il team di sviluppo sembra infatti essere rimasto fedele alla tradizione del franchise e a tutto ciò che ne ha sancito il successo mondiale: tanta comicità e azione, parolacce a non finire, combattimenti al limite del surrealismo videoludico e situazioni così bizzarre e assurde da risultare divertenti ed emozionanti.

E non è forse questo che gli amanti della serie, e non solo, si aspettano da un FPS? La risposta, la conoscete già. Lunga vita al Duca!