Heavy Rain
Quando si fermerà la pioggia?
Contestualmente sono state divulgate alcune note dove è stato illustrato che lo sviluppo del gioco continuerà anche dopo la sua uscita, con l’introduzione di nuovi personaggio giocanti (e quindi di nuove storie) disponibili tramite download, probabilmente con l’intento di sviscerare parti delle vicende che rimarranno oscure nel gioco principale.
Di contro il sistema di trofei, distintivo della casa giapponese, sembra (giustamente) non adattarsi alla tipologia di gioco e quindi a ragion veduta non verrà probabilmente implementato.
Graficamente parlando, se tre anni fa avremmo gridato al miracolo per ogni componente, ora la situazione è ben diversa: visionando l'ultimo trailer presentato all'E3 edizione 2009, non si può far a meno di notare che il progresso tecnologico tanto atteso sembra essersi dissolto, relegando il titolo nella media (alta) delle ultime produzioni per PlayStation 3.
L’unico aspetto ancora degno di nota riguarda la vitalità delle espressioni facciali, frutto di quel lavoro certosino di motion capture di cui si è tanto parlato: in un gameplay dove il focus è rappresentato dall’immedesimazione virtuale che il giocatore letteralmente “vive”, riuscire a carpire sfumature e situazioni semplicemente guardando quello che avviene su schermo è probabilmente il risultato più grande di cui Heavy Rain può fregiarsi.
Le attese ormai sono altissime: la mia speranza personale è di intravedere tracciata, gioco alla mano, quella che potrebbe essere la possibile evoluzione (o una delle possibili) per le avventure grafiche, perlomeno per quanto riguarda l'universo della console. Sicuramente il genere necessita di essere svecchiato per lasciare alle spalle le ultime vestigia di un passato che seppur glorioso, sente sempre più il peso degli anni.
Il timore resta quello che l'impresa si riveli simile a quella di Icaro nel tentativo di sfuggire al labirinto: eccessivamente ambiziosa.