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Devil May Cry, il doppiatore di Dante nella bufera per i suoi commenti sull'assalto al Campidoglio

E Capcom prende le distanze.

Come sicuramente saprete, qualche giorno fa in America, un gruppo di simpatizzanti del Presidente uscente Donald Trump, ha preso d'assalto il palazzo del Campidoglio, compiendo diversi crimini di natura penale e federale, tutto per bloccare l'ufficialità dell'elezione del nuovo Presidente degli Stati Uniti, il democratico Joe Biden.

Se, da una parte, c'è chi condanna queste persone, l'idea che incarnano e ciò che hanno causato, c'è anche chi minimizza l'accaduto e sostiene che non hanno fatto nulla di male o, almeno, che non debbano essere etichettati come dei terroristi o degli attentatori.

Fra queste persone, chiaramente simpatizzanti repubblicani, possiamo trovare anche dei nomi molto noti dell'industria videoludica e colui che sta facendo più discutere in questo momento è sicuramente Reuben Langdon il quale, per chi non lo sapesse, presta la sua voce a Dante di Devil May Cry, oltre che a Ken Masters di Street Fighter.

Egli avrebbe, innanzitutto, condiviso un video su Twitter, nel quale veniva affermato che "I supporter di Trump che hanno assaltato il palazzo del Campidoglio erano protestanti, non terroristi e non insurrezionalisti.".

In una serie di tweet successivi, scritti personalmente da lui, egli condannava la presunta ipocrisia di chi si scagliava contro le azioni dei simpatizzanti Trump e invece appoggiava le proteste del movimento Black Lives Matter. Non è mancato anche un commento sul recente ban Twitter all'account di Donald Trump:

"La censura è per la società quello che il cancro è per il corpo umano. Coloro che bruciano libri oggi, bruceranno corpi domani.".

La vicenda è sicuramente delicata e Langdon ha chiaramente mostrato la sua posizione a riguardo. Inutile dire che su Twitter, perfino fra i suoi follower, non sono in tanti a condividere tale linea di pensiero.

Per evitare possibili ripercussioni, Capcom stessa è intervenuta, distaccandosi completamente dalle dichiarazioni del doppiatore, sostenendo che esse non riflettono il pensiero della compagnia. Essendo una delle voci più riconoscibili dei suoi franchise, la dissociazione era quasi scontata.

In seguito a questa presa di posizione, Langdon ha condiviso una dichiarazione a diverse testate, nel quale nega di aver supportato la violenza avvenuta al Campidoglio:

"Non ho mai supportato la violenza nella capitale, Trump o i suoi fan. Non condivido questi contenuti. Vi prego di indicarmi dove l'ho fatto e sarò felice di scusarmi e rimuoverlo. Sto solo indicando l'ipocrisia dei media e il palese attacco alla Costituzione americana. L'assalto al Campidoglio è stata una disgrazia per gli USA. In nessun modo ho supportato tale comportamento o qualsiasi atteggiamento che istiga violenza e danni alla proprietà. I responsabili saranno puniti secondo la legge. Qui si parla di libertà di parola e l'ipocrisia dei giornalisti.".

Una questione indubbiamente spinosa, sia per l'argomento trattato, sia per le persone coinvolte. Qual è il vostro pensiero a riguardo?

Fonte: VideoGamesChronicle