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EA: "le loot box non sono una forma di gioco d'azzardo"

Il publisher si dichiara innocente nelle parole del CEO Andrew Wilson.

La polemica che ha caratterizzato la fine del 2017 ha visto nell'occhio del ciclone Electronic Arts, accusata di aver implementato in Star Wars Battlefront II un sistema sanguinoso di microtransazioni e loot box, che trasformavano di fatto lo sparatutto ambientato nell'universo di Guerre Stellari un gioco pay to win nudo e crudo.

I fan sono arrivati ad accusare il publisher di promuovere il gioco d'azzardo con la promozione spregiudicata delle loot box, e alcuni paesi hanno addirittura aperto inchieste per giudicare se EA fosse colpevole di questo reato.

Dopo mesi dalla vicenda, come riporta Gaming Bolt, arriva una prima risposta della compagnia con le parole del proprio CEO, Andrew Wilson, che durante un recente incontro con gli investitori ha parlato proprio delle accuse ricevute da Electronic Arts.

"Non crediamo che le loot box o altre meccaniche simili rappresentino un gioco d'azzardo", ha dichiarato Wilson. "Credo che ci siano molti governi in giro per il mondo che sono stati d'accordo con noi. E non siamo soli in questa industria".

"Lavoriamo con cautela e in stretta collaborazione con tutti i nostri partner nell'industria, oltre che con l'ESA, per fare sì che le persone capiscano cosa siano effettivamente le loot box, come mai non rappresentino una forma di gioco d'azzardo, e continueremo a farlo".

Wilson ha proseguito. "Credo che sia molto importante e credo che ci siano molti consumatori che sarebbero d'accordo con noi in base alla grande esperienza che loro hanno avuto con giochi divertenti associati ai servizi live che proponiamo, spesso fraintesi con le loot box o con forme di gioco d'azzardo".

Il CEO ha poi ribadito che al centro di tutte le decisioni della compagnia ci sono le scelte dei giocatori. Secondo Wilson, un giocatore deve poter scegliere se affezionarsi a una particolare modalità, o scegliere se spendere tanto tempo a ottenere risorse o acquisirle in altri modi.

"Ma nonostante tutto, si tratta sempre di fornire un giusto orizzonte di gioco nel quale gli utenti possano avere scelta. E dovreste aspettarvi che continueremo fermamente su questa strada".

Wilson ha però concluso ammettendo che la situazione di Star Wars Battlefront II non fosse bilanciata, e assicurando che la compagnia combatterà ogni meccanismo che non sembrerà giusto al giocatore.

Che ne pensate delle parole di Andrew Wilson? Siete d'accordo con quanto afferma?