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L'ESA sulla questione loot box: "una feature che non costituisce gioco d'azzardo"

L'associazione di categoria degli Stati Uniti si espone.

La scorsa settimana si è rivelata molto importante per la questione loot box/gioco d'azzardo anche perché diverse voci si sono schierata da una parte o dall'altra della barricata.

Se da una parte il Belgio ha definito le loot box gioco d'azzardo e il politico americano Chris Lee ha criticato aspramente Star Wars Battlefront II e il modello di monetizzazione che proponeva, dall'altra la commissione del gioco d'azzardo del Regno Unito ha sentenziato in maniera completamente opposta.

In questo marasma di idee e opinioni non sempre sufficientemente informate si è inserita anche l'ESA (Entertainment Software Association), l'associazione di categoria che negli Stati Uniti rappresenta l'industria videoludica, che ha deciso di inviare una dichiarazione ufficiale alla redazione di Glixel:

"Le loot box sono una feature volontaria presente in certi titoli che garantiscono al giocatore un altro modo per ottenere oggetti virtuali che possono essere utilizzati per migliorare la loro esperienza in-game. Non sono gioco d'azzardo. Dipendentemente dal design del gioco alcune loot box sono guadagnate e altre possono essere acquistate. In alcuni giochi hanno elementi che aiutano la progressione del giocatore, in altri sono feature opzionali e non sono necessarie per il progresso o il successo nel gioco. In entrambi i casi è il giocatore a decidere".

Questa la dichiarazione ufficiale che, al di là delle singole opinioni, non riuscirà di certo a chiudere una questione molto delicata che continuerà a tenere banco anche in ambito politico. Cosa pensate della posizione dell'ESA?