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Razer Kaira Pro PS5 Recensione: Anche la testa suona

Una nuova versione Wireless delle Kaira Pro adatta anche alle console Sony!

Razer è un'azienda abituata a presentare prodotti nuovi abbastanza di frequente, e il CES di inizio anno è come sempre un'ottima occasione per uscire sul mercato con novità interessanti. In quest'occasione non parliamo di un prodotto nuovo nel senso stretto del termine ma di una riedizione di un paio di cuffie che abbiamo già trattato in modo estensivo esattamente un anno fa. Si tratta delle Razer Kaira Pro per Xbox, un set di cuffie nato per le nuove console di Microsoft (ma perfettamente funzionante anche con le "vecchie" Xbox e Xbox One X caratterizzato da una qualità del suono eccellente, ottimi materiali e un assemblaggio che lascia poco al caso, in perfetta tradizione Razer.

Le similitudini sono evidenti e le potete vedere anche dall'unboxing video che trovate in questa recensione in cui le mettiamo a confronto. A parte qualche dettaglio sul tessuto delle cover dei padiglioni e le differenze sul fronte della colorazione, siamo essenzialmente di fronte a due cuffie praticamente identiche tra loro, anche sul fronte degli ingressi sui due padiglioni e dei controlli presenti, che sono veramente tanti.

Nella parte inferiore del padiglione destro troviamo il tasto per il pairing del Bluetooth: una volta associato questo tasto svolge anche il compito di tasto multimedia per le tracce musicali, accettazione delle chiamate o registrazione di messaggi vocali. Sotto di esso si trova la rotella che bilancia il volume in gioco con quello della chat vocale, mentre più in basso si trova il tasto che controlla i vari profili di equalizzazione e il pairing con Xbox o il PC e un altro tasto assente sulla versione Xbox per il feedback aptico, ma su questo torneremo tra poco.

Ecco le Kaira Pro compatibili anche con PlayStation 5. Design sobrio ed elegante ma senza rinunciare agli effetti Chroma sui loghi Razer in trasparenza.

Spostandoci al lato sinistro si trovano ancora più slot e controlli: oltre all'ingresso per la carica in formato USB-C e quello del microfono staccabile, troviamo un minuscolo diaframma per il microfono integrato da usare in mobilità, la rotella del volume generale, il mute del microfono, l'indicatore di stato batteria e il tasto di accensione. Sul lato sinistro i controlli sono veramente tanti e serve una certa manualità per fare l'abitudine a trovare quello che serve.

L'indicatore di carica è caratterizzato da tre colori, verde, giallo e rosso a seconda della durata della batteria rimanente, aspetto che si può desumere da un tono audio suonato al momento del passaggio da un livello di carica a un altro. Il tasto di accensione permette anche di ciclare tra le varie modalità di illuminazione dei padiglioni che si possono modificare per colorazione ed effetti: sulle due conchiglie nella parte esterna sono infatti presenti due loghi Razer retroilluminati che, anche tramite l'app Xbox, permette di intervenire sulla colorazione. Le funzionalità sono quindi parecchie e pensate per dare all'utente quante più possibilità in termini di utilizzo tra console, PC e dispositivi mobile.

Anche per quanto riguarda la vestibilità non ci sono differenze di sorta se non per un piccolo dettaglio legato al peso. La vestibilità è eccellente: i movimenti della testa hanno pochissima inerzia e anche dopo alcune ore di utilizzo si "sentono" veramente poco, senza affaticare per niente. Ottima è anche la vestibilità grazie alla rotazione a 90° dei padiglioni e al passante che comprime le cuffie senza dare fastidio. Il fatto di non avere cavo, a meno che non le stiate usando in ricarica, aiuta molto a dimenticarsi di averle in testa.

Il dongle per smartphone Android è molto utile se non potete perdervi le telefonate mentre state giocando.

Tra i due modelli cambiano leggermente i materiali che ricoprono i due padiglioni e a nostro modo di vedere anche la densità della schiuma che poggia sulle tempie: quella delle Kaira Pro Xbox è leggermente meno densa e per questo tende a restituire una maggiore sensazione di leggerezza, ma si tratta di un'impressione molto labile che tende a svanire immediatamente. La differenza è invece nettamente più marcata per quanto riguarda il tessuto: la similpelle è ottima d'inverno ma abbiamo la sensazione che il tessuto più traspirante della versione Xbox sia più adatta in quel contesto. Dettagli da poco che tuttavia non spostano eccessivamente il livello della valutazione in un senso o nell'altro (a meno che non viviate in posto caldo o freddo tutto l'anno).

Per quanto riguarda la qualità dell'audio ci si potrebbe aspettare che anche in questo caso non ci siano differenze di sorta visto che magneti in neodimio sono praticamente gli stessi con gli stessi valori di impedenza, risposta in frequenza e sensibilità. Non è del tutto così visto che questo modello è dotato di una soluzione di feedback sonoro ispirata al feedback presente nei joypad ispirato al ritorno di forza di volanti e pedaliere. All'interno dei padiglioni sono presenti due dispositivi tarati sulla risposta dei bassi che restituiscono una vibrazione a seconda del canale suonato (destro o sinistro) ma anche nella parte alta e bassa del padiglione stesso. Si tratta di una soluzione pensata per coinvolgere maggiormente il giocatore soprattutto nei momenti più concitati dell'azione, soprattutto esplosioni o situazioni simili che nell'intenzione di Razer dovrebbe dare una marcia in più all'esperienza di gioco.

Confermiamo che qualsiasi utilizzo al di fuori dell'ambito gaming vede nel feedback aptico che può generare qualche perplessità in particolare con la musica visto che tende a disturbare la percezione dei bassi. Il feedback è disattivabile ma soprattutto regolabile su tre livelli diversi di intensità. Abbiamo spaziato con i vari generi musicali e le impostazioni media ed elevata sono assolutamente da scartare visto che il feedback aptico letteralmente picchia sulle tempie come un fabbro d'altri tempi, dando presto fastidio.

Tramite l'app Razer da Smartphone è possibile controllare facilmente i profili di equalizzazione, la carica residua e le funzionalità di chiamata.

Dobbiamo invece dire di esserci trovati molto bene nell'ascolto di musica ricca di bassi come il funk, la bossa nova, il pop moderno o anche il metal con l'impostazione più bassa. Questa non dà fastidio ma arricchisce notevolmente la fruizione al punto da far quasi percepire la vibrazione degli strumenti a corda. Un'esperienza veramente notevole che mette queste cuffie in una categoria tutta sua per gli audiofili ma anche per i Gamer ed è quello l'ambiente in cui danno il meglio.

Le impostazioni più spinte sono sicuramente adatte a situazioni molto impegnative piene di esplosioni che fanno quasi saltare sulla testa le cuffie ai volumi più spinti: oltre al solito Call of Duty: Modern Warfare e Ghosts of Tsushima che su PS5 hanno reso in modo spettacolare, abbiamo messo alla prova queste Kaira Pro con un titolo che fa del suono un elemento fondamentale del gameplay come Escape of Tarkov. La tensione delle sparatorie assume una dimensione del tutto diversa, ma è soprattutto la percezione dei rumori più sottili e lontani a fare veramente la differenza tra le vita e la morte e queste Kaira si sono comportate in modo magnifico, al punto da non far sentire la differenza con prodotti cablati di classe superiore.

Se si disattiva il feedback aptico queste Kaira Pro suonano su PS5 esattamente come la versione Xbox One X: una qualità eccellente per un dispositivo Wireless, capace di spaziare molto bene tra vari generi senza particolari distorsioni o incertezze. Abbiamo ripetuto esattamente gli stessi test come li potete leggere nella recensione della prima versione senza riscontrare differenze di sorta sia in ambito gaming, sia di riproduzione musicale. Come allora, la possibilità di installare l'app audio Razer sul cellulare permette un controllo separato delle cuffie con quattro profili di equalizzazione (amplificato, bassi, FPS e quello di default) richiamabili tramite un tasto presente sul padiglione sinistro con tanto di voce che ci avverte quale profilo è impostato. L'ultimo è un profilo personalizzabile tramite appunto l'app da smartphone. Anche la risposta e la qualità del microfono sono assolutamente identiche, per un livello qualitativo veramente molto elevato.

La colorazione bianca si sposa perfettamente con quella di PS5.

L'altra differenza sostanziale rispetto alla versione Xbox è la presenza di un dongle Wi-Fi con ingresso USB-C pensato appositamente per la connessione a uno smartphone tra i modelli più recenti a supportare questo standard. Questo permette di restare collegati al PC, alla PlayStation 4 o 5 o anche a una console mobile per giocare o anche guardare un film e avere la possibilità di ricevere e gestire chiamate sul cellulare senza togliere le cuffie. Abbiamo testato la funzionalità ed è veramente ottima per chi vuole evitare di mettere e togliere le cuffie in continuazione. Per chi non vuole essere disturbato perché magari si avvicina un boss particolarmente ostico, sull'app è presente anche la possibilità di mutare le call da cellulare, operazione fattibile anche scollegando il dongle in dotazione.

I nostri test di durata sono più bassi di quanto dichiara Razer nelle specifiche tecniche che puntano a un massimo di venti ore di utilizzo con effetti Chroma e Feedback aptico attivato e un massimo di cinquanta con solo l'audio in cuffia. Noi ci siamo fermati a sedici nel primo caso e trentotto nel secondo, più che sufficienti per un utilizzo costante senza restare costantemente attaccati al cavo della ricarica. Durante il nostro test in più di un'occasione i volumi erano sostenuti quindi è ragionevole pensare che con un uso più tranquillo sia possibile arrivare ai valori dichiarati dal costruttore.

Difetti da segnalare? L'extra dovuto al feedback aptico si traduce in una quarantina di grammi di peso in più che tuttavia non cambia la vestibilità e il comfort. Avremmo gradito molto invece che le cuffie potessero funzionare anche come dispositivo cablato su PC, essendo già presente un collegamento USB-C per la carica e senz'ombra di dubbio non sarebbe stato complicato renderle visibili al sistema operativo con una semplice connessione del cavo USB. È anche vero che il catalogo Razer è pieno di dispositivi di questo genere, ma visto il prezzo di queste Kaira Pro, e soprattutto la loro vocazione multipiattaforma, uno sforzo in più si poteva anche fare.

A proposito di prezzo, il tasto è come al solito un filo dolente trattandosi di un prodotto Razer se la versione per Xbox costa 130 euro, quella del nostro test dotata di feedback aptico e del dongle per l'utilizzo del tramite uno smartphone sfiora i duecento euro; una cifra molto elevata che potrebbe scoraggiare molti utenti PlayStation dall'investimento. Per fortuna, lo sterminato catalogo di Razer corre in aiuto di chi vuole rinunciare al feedback aptico proponendo la versione "liscia" di queste Kaira allo stesso prezzo di quella Xbox. A voi la scelta su come procedere se siete tra i fortunati possessori di una PS5 e le vostre necessità sono per un prodotto wireless di alto livello.

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Matteo Lorenzetti

Contributor

Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.
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