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The Legend of Zelda: A Link Between Worlds - prova

Sospesi tra passato, presente e futuro.

Nonostante non sia la più venduta, la serie di The Legend of Zelda è sicuramente una delle più amate all'interno del catalogo Nintendo, quella capace di scatenare i sogni e le fantasie dei fan, insaziabili nella loro voglia di salvare Zelda dalle grinfie di Ganon.

Se Ocarina of Time è la pietra miliare di questa saga decennale, altrettanto seguito lo ha A Link to the Past, indimenticabile capitolo uscito nell'ormai lontanissimo 1991 su Super Nintendo.

La dualità tra Hyrule e la sua controparte oscura, la geniale progressione tra i dungeon e il complesso sistema di acquisizione di nuovi oggetti, sono tutti elementi che nel gioco di Takashi Tezuka hanno trovato la quadratura del cerchio, andando a comporre un gioco formalmente perfetto, divertente da giocare ma complesso e impegnativo.

È facile dunque immaginare le elevatissime aspettative che circondano The Legend of Zelda: A Link Between Worlds, il seguito diretto del capolavoro targato 1991, in arrivo a fine anno su Nintendo 3DS.

La 'cartificazione' consentirà di appiattirsi contro le superfici e superare ostacoli e nemici indisturbati.

Nonostante la natura portatile, Nintendo non sottovaluta l'importanza di questa nuova iterazione, tanto da averla affidata direttamente a Eiji Aonuma e Nintendo EAD.

Il lavoro principale che questo storico team avrà di fronte a sé sarà quello di implementare sufficienti innovazioni in un'ossatura classica, capace di non scontentare i vecchi fan della serie. Il primo passo è dunque quello di mantenere il sensazionale stile grafico di A Link to The Past riaggiornandolo agli standard attuali, in modo da consentire anche un proficuo utilizzo della stereoscopia del Nintendo 3DS. Il risultato è un piacevole ibrido tra lo stile colorato e fumettoso dell'originale e una moderna grafica poligonale, capace di girare a 60 frame per secondo.

"La prospettiva è quella classica, isometrica, ma impreziosita da alcuni nuovi giochi di telecamera e zoom capaci di renderla meno statica"

Anche la prospettiva è quella classica, isometrica, ma è stata impreziosita da alcuni nuovi giochi di telecamera e zoom capaci di renderla meno statica. Questi verranno utilizzati principalmente per mostrare i nuovi poteri, come la capacità di cartificarsi (termine preso in prestito da Paper Mario Sticker Star) in modo da poter camminare attaccati alle pareti dei muri, o l'utilizzo dei trampolini che consentiranno a Link di essere sbalzato da un punto all'altro del livello.

La demo di gioco presentata all'E3 era suddivisa in due parti: la prima in esterna, dove girovagare con Link alla ricerca di Rupie e cuori, tagliando l'erba e sconfiggendo qualche semplice nemico in armatura. Il gameplay è quello classico: con lo scudo si parano i colpi nemici mentre con la spada li si colpisce alle spalle dopo averli aggirati. I 60 frame per secondo e il Circle Pad rendono tutto ancora più fluido e preciso, consentendo di schivare e spostarsi in maniera molto veloce e divertente. La nuova onda di energia creata da ogni fendente aumenta oltretutto le varie opzioni di attacco, consentendo in altre parole di poter attaccare sia dalla distanza, sia di stordire nemici lontani per cercare la fuga.

Lo stile grafico assomiglia nei colori e nelle forme quello di A Link to the Past, ma è realizzato completamente in tre dimensioni.

Raggiunto il castello centrale abbiamo potuto sperimentare la seconda parte del gameplay di The Legend of Zelda: A Link Between Worlds, molto più incentrata sulla risoluzione degli enigmi. Per raggiungere la cima della torre, infatti, Link ha dovuto usare tutte le risorse a sua disposizione, come un martello per attivare e disattivare degli interruttori, delle molle in grado di catapultarlo distante o la suddetta cartificazione.

Tutte le azioni speciali sono legate alla barra della magia, che si esaurirà velocemente nel caso di abuso di queste abilità. A differenza che in passato, comunque, il quantitativo massimo di magia si ricaricherà automaticamente dopo pochi secondi di inutilizzo. Questa scelta di design apparentemente semplifica il gioco ma in realtà è l'unico modo per consentire di esplorare con calma della cartificazione, senza abusarne. Una volta entrati in un muro, infatti, potrete sfuggire senza problemi alle attenzioni nemiche, oltre che aggirare baratri o superare ostacoli.

"Uno degli elementi di forza della produzione è sicuramente il comparto tecnico"

Porre un limite al tempo che potrete passare in questa forma è divenuto dunque obbligatorio ma non è stato possibile farlo a discapito dell'esplorazione o talvolta dell'avanzamento nei livelli. Una veloce alternanza di tutti questi elementi e di qualche combattimento, ci ha consentito successivamente di guadagnare velocemente la sommità dell'edificio, dove, sfortunatamente, si è conclusa la demo.

Come già accennato, uno degli elementi di forza della produzione EAD è sicuramente il comparto tecnico, in grado di restituire un'Hyrule (e probabilmente un mondo oscuro) bellissimi da vedere, sia per la somiglianza stilistica e cromatica col capolavoro SNES, sia per la realizzazione tecnica, che porta sui doppi schermi della console un solido e dettagliato motore poligonale in grado di aggiornarsi con 60 frame al secondo. Inutile spendere parole per la colonna sonora: gli arrangiamenti classici di The Legend of Zelda sono dei classici intramontabili che è impossibile non apprezzare.

Ecco a voi in video The Legend Of Zelda: A Link Between Worlds.

The Legend of Zelda: A Link Between Worlds sembra dunque riuscire a far convivere un sapore e un gameplay vecchia scuola con un comparto tecnico e alcune meccaniche più moderne, in grado di rinnovare senza però stravolgere un classico amatissimo dai tanti ed esigenti fan di Zelda.

Il gioco Nintendo è previsto, in esclusiva su Nintendo 3DS, per la fine dell'anno.

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Luca Forte

Contributor

Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.

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