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Tsumuji

Link e i suoi fratelli...

Può sembrare un tantino strano che un colosso occidentale come Electronic Arts decida di sviluppare un nuovo gioco non in Canada, né negli States e nemmeno in Europa, ma nei suoi studi giapponesi. E già perché, per tutti coloro che non lo sapessero, esiste anche un’EA Japan che si sta occupando di alcune produzioni per Nintendo DS.

Fra queste, una delle più interessanti, è senz’altro Tsumuji, presentata ufficialmente durante l’ultimo Tokyo Game Show. Un titolo che ha forti somiglianze con lo Zelda di Phantom Hourglass, tranne che per il protagonista. I panni infatti che dovremo indossare in questa avventura sono quelli coraggiosi e acrobatici di un ninja coinvolto nel mistero di una potente gemma luminosa in grado di sprigionare poteri molto, molto pericolosi…

Come detto le affinità con Zelda sono moltissime, a partire dal sistema di controllo. Sarà sufficiente infatti puntare il pennino su una determinata zona della mappa per determinare gli spostamenti del protagonista oppure ticchettare sullo schermo nelle fasi di combattimento per sconfiggere il nemico di turno.

Sullo schermo superiore sarà sempre visualizzata la mappa di gioco, in cui verranno indicati i movimenti del protagonista e segnalati gli obiettivi da raggiungere.

Tsumuji si propone comunque come un interessante mix di cose da fare. Le sezioni di gioco da affrontare saranno molteplici, dalle classiche sequenze di salto degne del miglior platform a delle missioni da eseguire in religioso silenzio tipiche di un titolo stealth, senza dimenticare la componente puzzle indispensabile per accedere a nuove location o per sbloccare un’arma speciale.

La demo testata ci ha mostrato alcune delle abilità che possiede il nostro ninja. Per prima cosa abbiamo preso confidenza con l’uso degli oggetti.

Il primo sfruttato a mo di arma è stata una roccia. Tramite un doppio tocco sullo schermo la si può lanciare, magari contro una porta di legno per farla a pezzi: perché non su quella che si trova nel retro di una stanza della nostra abitazione e che ci consentirebbe di uscire fuori? Una volta all’esterno, lo step successivo è stato imparare a nasconderci, indispensabile per ascoltare conversazioni segrete, e per muoverci senza fare alcun rumore.

Un tutorial che però si è esaurito ben presto e che lascia aperti parecchi altri interrogativi sul gameplay, soprattutto sul come la storia si intreccerà con gli obiettivi da raggiungere, dato che stando a questi primissimi minuti di gioco, tutto sembra davvero troppo semplicistico. Una facilità apparente che dava lo stesso Zelda per DS, ma che poi era capace di tramutare in qualcosa di grandissimo spessore e longevità.

Passando all’impatto grafico, l’essere un titolo made in Japan incide inevitabilmente oltre che sul tipo, anche sullo stile con cui ci verrà proposto Tsumuji. E Zelda, anche da questo punto di vista, diventa un termine di paragone e di forte ispirazione. Il look da cartoon dei personaggi e degli scenari riprende molto da vicino quello di origine nintendiana, e gli dà la stessa leggerezza e armonia.

Insomma, bieco copia & incolla o qualcosa di più? Nonostante qualche indizio raccolto in sede di TGS è ancora davvero troppo presto per dare un giudizio definitivo. Meglio aspettare un imprecisato mese del 2010 per salutare o bastonare questo pseudo gemello di Link…

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Tsumuji

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Lucio Bernesi

Contributor

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