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Marvel Avengers: Battaglia per la Terra - review

Da Kinect a Wii U, gli Avengers riprovano a salvare la terra…

Di tanto in tanto il mondo dei fumetti è squarciato da eventi che ne stravolgono saghe e protagonisti. Operazioni commerciali volte a incrementare le vendite, storie in grado di sconvolgere il naturale svolgimento delle serie regolari. Ce ne sono state molte: House of M ad esempio, la cui eco ancora rimbomba tra le pagine di Uncanny X-men. Civil War, con cui Mark Millar ha sconvolto per anni il mondo dei supereroi Marvel. La morte, non proprio definitiva, di Superman, e così via... tutte saghe in grado di catalizzare, per originalità e qualità, l'attenzione dei lettori.

Nel 2008 fu il turno di Secret Invasion. Una vera e propria epopea che ha attraversato tutte le più importanti serie Marvel, riportando in auge uno dei più agguerriti nemici dei Fantastici Quattro: gli Skrull. Alieni verdognoli con un grave problema di doppio mento che, forse stanchi delle botte prese, decisero finalmente di attaccare in massa, infiltrandosi tra i più potenti eroi della terra e assumendone le sembianze. Un successo! L'idea di vedere i beniamini Marvel combattere le loro controparti Skrull, identiche ad essi in tutto e per tutto (poteri compresi), aprì nuovi orizzonti. Pensare che nemmeno il lettore potesse essere sicuro di chi fossero i buoni e chi i cattivi, se non alla fine dello scontro, alimentava non poco il pathos della serie che, magistralmente sceneggiata da Bendis, non poteva che essere opzionata per un videogioco.

Il sistema di controllo destinato all'accoppiata WiiMote e Nunchuck non funziona male, ma è decisamente meno reattivo della sua controparte Kinect e del GamePad.

Così nacque Avengers: Battaglia per la Terra! Un titolo destinato al Kinect di Microsoft, ma pubblicato anche e soprattutto per sfruttare la fama dell'omonimo film sui Vendicatori. Un gioco che ora approda su Wii U, portando purtroppo con sé non solo i pregi, ma anche i difetti della versione Xbox 360. Il titolo infatti, al di là della trama, altro non è che un picchiaduro a incontri molto semplificato. Semplice e intuitivo, basa tutto il suo gameplay sulle tag battle, combattimenti tra coppie di personaggi, proponendo una giocabilità decisamente tarata su un pubblico preadolescente e casual.

"I combattimenti si svolgono in arene circolari rappresentanti le location più importanti di Secret Invasion"

I combattimenti, come saprà chi avrà letto la nostra recensione della versione Xbox 360, si svolgono in arene circolari (cinque in tutto) rappresentanti le location più importanti di Secret Invasion. Che si combatta tra le sale ultratecnologiche dell'Helicarrier dello S.H.I.E.L.D. o tra i templi abbandonati della terra selvaggia, la musica però non cambia. Si tratta sempre di mere arene circolari, sgombre di qualsivoglia ostacolo e contornate da discreti fondali in movimento. Una necessità dovuta al sistema di controllo della versione Kinect, cui consegue la scelta di una telecamera posta appena appena dietro le spalle del personaggio e una conseguente modalità split screen piuttosto fastidiosa.

Un colpo caricato può comunque essere bloccato da una parata o una schivata. L'unico modo per aver ragione del vostro avversario è di prenderlo in contropiede. Interessante, certo, ma alla lunga stanca.

Fortuna che almeno quest'ultima sia stata abbandonata, grazie anche alle peculiarità del sistema di controllo del Wii U. Gli sviluppatori hanno scelto di sfruttare lo schermo del GamePad e, mentre il primo giocatore utilizzerà il controller, il secondo potrà servirsi del monitor TV e della combinazione WiiMote + Nunchuck. Niente più moleste condivisioni del nostro televisore da salotto quindi, ma tanti altri problemi creati da una soluzione non proprio perfetta.

"Mentre il primo giocatore utilizzerà il controller, il secondo potrà servirsi della combinazione WiiMote + Nunchuck"

Marvel Avengers, per sua natura, mal si adatta a questo sistema che fa ben presto storcere il naso anche a chi preferisce giocare da solo. Nelle modalità in singolo, infatti, saremo chiamati a decidere se scegliere di giocare utilizzando un WiiMote o un GamePad. Nel secondo caso, come nel gioco in multiplayer, non potremo utilizzare il nostro televisore, che resterà acceso mostrando semplicemente una schermata vuota sino all'arrivo di uno sfidante. In questa circostanza sarà però il secondo giocatore a essere svantaggiato.

A fronte di uno schermo più grande cui far riferimento, il secondo giocatore sarà costretto a utilizzare il WiiMote che si rivelerà molto, molto più lento e impreciso rispetto al GamePad. Certo, l'esperienza di gioco diventa magicamente molto più simile alla controparte Kinect, ma in un titolo del genere una latenza anche solo di pochi attimi può fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta.

Vediamo il trailer di Marvel Avengers in italiano.

Ciò accade perché Avengers, come vi avevamo accennato poc'anzi, non è un vero e proprio picchiaduro ma un titolo molto semplificato, più simile a un torneo di morra cinese tra supereroi che al solito gioco di combattimento. Gli attacchi disponibili (cinque in tutto più due mosse non parabili) appaiono sotto forma di icona sullo schermo e ciascuno di essi può essere contrastato con un altro specifico. Ad esempio un attacco volante non può nulla contro uno dal basso, un colpo in scivolata può essere fermato da un apposito calcio e così via. Il giocatore deve solo prestare attenzione alla mossa dell'avversario e agire di conseguenza, selezionando l'icona giusta dallo schermo del controller.

"La modalità campagna, pur divertente, è eccessivamente semplice"

Con un gameplay del genere il sistema di controllo del GamePad avvantaggia eccessivamente chi ne fa uso. Basta toccare una determinata icona, tracciare un'apposita forma geometrica, e il nostro personaggio si produrrà in quella mossa. L'avversario armato di WiiMote invece dovrà esibirsi in complicati movimenti anche solo per sferrare un fendente. Se poi consideriamo come le mosse non parabili siano di più facile accesso sul GamePad, appare ovvio che il titolo necessiti di essere bilanciato maggiormente.

Vanificata così la modalità multiplayer, ad Avengers: Battaglia per la Terra non resta molto altro da mostrare. La modalità campagna, pur divertente, è eccessivamente semplice. Dopo pochissimo tempo vi accorgerete di riuscire a battere il computer a occhi chiusi, senza nemmeno la necessità di contrattaccare. Basteranno un paio di veloci combo per mandare in crisi la CPU, che sarà ben lieta di farvi da punching-ball.

I colpi Ultra e Scivolata Caricata danno sempre adito, se messi a segno, a un piccolo minigioco. Lo scopo è quello di ticchettare con lo stilo sullo schermo del GamePad il più possibile per infliggere danni considerevoli all'avversario.

Una nota positiva? Le tavole animate che accompagnano l'azione sono quelle originali del fumetto e sono narrate magistralmente. Peccato che anche in questo caso siano in controtendenza con l'altalenante comparto visivo. Piuttosto anonima, la grafica è sì in linea con le produzioni del genere, ma stilisticamente lontana dai tratti di Steve McNiven e di Leinil Francis Yu, che hanno rispettivamente firmato le copertine e le tavole di Secret Invasion. Gli stessi modelli di alcuni dei personaggi appaiono strani e asimmetrici, anche troppo se paragonati alle controparti di cellulosa, concorrendo a formare un quadro piuttosto disomogeneo.

In conclusione, la versione per Wii U di Avengers: Battaglia per la Terra sembra essere la meno riuscita delle due. Nonostante il tentativo di sfruttare le peculiarità della console Nintendo sia evidente e lodevole, l'idea di associare due sistemi di controllo per far fronte alla mancanza di un secondo GamePad non è risultata vincente. Il comparto tecnico altalenante e la mancanza di veri e propri extra da sbloccare (fatta eccezione per una manciata di personaggi e qualche costume) rendono l'esperienza di gioco piatta e scarsamente interessante. Un'occasione sprecata per migliorare un titolo che, discreto nella sua precedente iterazione, diventa ora mediocre.

5 / 10

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In this article

Avengers: Battle for Earth

Xbox 360, Nintendo Wii U

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Fabio Davide

Contributor

Giocatore fin dalla più tenera età, fagocita di tutto ma digerisce solo i veri capolavori. Dopo 7 anni nel settore del gaming aveva pensato di trovarsi un lavoro nella ristorazione, ma poi ha ceduto al fascino di Eurogamer.
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