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Star Wars: The Old Republic

Finalmente l'abbiamo provato come si deve.

Dove i due titoli sono sostanzialmente identici è nel combattimento. Si tratta sempre di premere dei tasti, fare danno nel tempo o meno, sperare nel critico, calibrare i cooldown e usare determinate abilità. La cosa interessante è che, col tempo, il vostro personaggio svilupperà abilità che gli permetteranno di superare la classica distinzione tank/DD/healer e potrete affrontare ogni situazione nel modo che preferite.

Ad esempio, giocando con il Jedi Consular, a un certo punto vi verrà chiesto di specializzarvi in uno dei due rami, Sage o Shadow. Il primo è più portato verso un healer, mentre la seconda è una classe DPS. Normalmente questa scelta influenzerebbe drasticamente il vostro ruolo in un gruppo, ma in Star Wars: The Old Republic non è così. In ogni instance da quattro giocatori che ho avuto modo di provare non ho mai fatto due volte la stessa cosa: a volte ho sfruttato le abilità del mio PG per fare del crowd control mentre l'altro Jedi Shadow e uno Smuggler si occupavano dei danni; altre volte ero io a occuparmi dei danni mentre uno Smuggler curava il gruppo e così via. Multitasking all'ennesima potenza….

Ogni dialogo ha almeno tre possibilità di risposta, se siete in un gruppo ne verrà estratta una tra quelle date dai partecipanti.

La stessa cosa mi è capitata con lo Smuggler, e anche qui potrete scegliere se specializzarvi in un personaggio che possa curare se stesso e gli altri o in un pistolero che usa due blaster e stordisce i nemici. La sensazione generale è che ogni classe in Old Republic sia in grado, se necessario, di coprire più ruoli, una caratteristica non da poco se la si pensa in termini di longevità: quante volte avreste voluto provare qualcosa di nuovo durante uno dei vostri interminabili raid da quaranta persone?

Un altro aspetto interessante è che dopo pochi livelli verrete subito affiancati da un personaggio gestito dal computer, una sorta di pet, che vi seguirà ovunque vogliate e che fa da complemento alle vostre abilità. Questo personaggio, come dicevo prima, non solo può essere reso più efficiente dalla stima che crescerà nei vostri confronti via via che la storia prosegue, ma potrà essere inviato ogni tanto in alcune missioni in solitaria, da cui tornerà con oggetti utili per il crafting e altre ricompense varie.

Purtroppo, dato il mio livello troppo basso, mi sono quasi del tutto tenuto alla larga dal PVP. Nonostante sia previsto un boost per i PG di livello inferiore, ero comunque ben poca cosa per i personaggi di livello 30, 35, che mi hanno asfaltato senza problemi ogni volta che incrociavano il mio cammino. Tutto quello che posso dire è che l'arena che ho provato, Alderaan, è per certi versi un "capture & hold" in stile Arathi Basin, in cui bisogna controllare tre computer in grado di indirizzare il proprio fuoco o sulla nave repubblicana o su quella dell'Impero. Mi riservo però la possibilità di parlarne in maniera più approfondita dopo l'uscita del gioco.

Scopriamo i contenuti della Collector's Edition.

Dunque, se tutto questo parlare di PVP, abilità, livelli, classi e quant'altro vi sembra familiare, non vi state sbagliando. Star Wars: The Old Republic non si discosta quasi per niente a livello di gameplay da World of Warcraft e dai molti altri MMO in circolazione, ma ha quel qualcosa in più che me lo ha fatto piacere. Mi sono chiesto a lungo se quest'impressione positiva, per me che non posso più vedere World of Warcraft neppure col binocolo, sia dovuta più al fattore novità o al fatto che fin da piccolo consideravo Darth Vader il mio padre spirituale, e sono giunto alla conclusione che, fondamentalmente sono entrambi ottimi motivi.

Da una parte la possibilità di vivere una storia "vera" e quella di avere un personaggio in grado di coprire più ruoli con disinvoltura, sono ciò che ci vuole in un genere che ha dannatamente bisogno di qualcosa di nuovo. Dall'altra è evidente che, al di là di tutto, o ami Star Wars o non ha senso provare un gioco che si basi interamente su questo universo, quindi adorare la saga (ovvero i primi tre film) è soltanto un fattore positivo e non qualcosa che può offuscare la capacità di giudizio.

Non so se questi fattori saranno sufficienti a farmi giocare uno o più personaggi fino al livello più alto, ma di sicuro bastano a farmi aspettare Natale con una certa trepidazione.