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Apple iPad Air 2 - review

Il mercato dei tablet è in declino. L'ultimo nato in casa della Mela riuscirà a fermare questo trend?

Se siete attualmente in cerca di un tablet eccellente ad un prezzo ragionevole, dotato delle tecnologie più avanzate e supportato da un sistema operativo efficiente e semplice da usare, l'iPad Air di seconda generazione è una scelta scontata. Mantiene intatti oppure migliora i punti di forza del modello dell'anno scorso e corregge molti degli aspetti meno rifiniti della piattaforma iOS. Inoltre, offre un miglioramento enorme in termini di CPU e potenza grafica, fino a raggiungere le prestazioni addirittura di Xbox 360 e PlayStation 3. Ma tutto questo è sufficiente? La vera sfida che l'industria dei dispositivi mobile si trova a fronteggiare è quella delle vendite in costante calo dei tablet: un problema che sia Apple che i suoi numerosi concorrenti non sembrano in grado di contrastare.

Il mercato dei tablet sta fronteggiando diversi problemi significativi. Innanzi tutto, mentre la tecnologia mobile sta evolvendo rapidamente, la complessità dei compiti che i dispositivi eseguono non incrementa di pari passo. L'attuale iPad non decodifica i media meglio dei suoi predecessori, e controllare Facebook o navigare sul Web di certo non richiede il boost del 40% alla CPU o l'incremento di 2.5x della performance grafica che il nuovo iPad può vantare. Le prestazioni del modello 2014 sono ovviamente più fluide e rapide, ma non di un margine tale da rendere l'upgrade indispensabile. A conti fatti, si potrebbe dire che il più grande problema di obsolescenza dei vecchi modelli non derivi dall'utilizzo vero e proprio, bensì dagli update di iOS, che sembrano rallentare gli hardware più vecchi eccessivamente e per ragioni ignote.

Inoltre, il mercato dei dispositivi mobile sta cambiando. Perché comprare un tablet e uno smartphone quando la nuova generazione di "phablet" riesce a riunire entrambe le funzioni in un unico prodotto? Abbiamo sempre rispettato il modo in cui Apple inserisce la tecnologia mobile più potente nel più piccolo dei form-factor, ma quest'anno abbiamo visto sia un iPhone più grande che un "fratello maggiore", sotto forma del phablet iPhone 6 Plus. È questo che il mercato vuole, e i dati di vendita sono fenomenali, ma l'altro lato della medaglia è che la stessa Apple non riesce più a giustificare l'esistenza del nuovo iPad Air. Ha realizzato un dispositivo fantastico, che apparentemente ha tutte le caratteristiche giuste, ma non sa bene cosa fare con la meraviglia tecnologica che ha creato. Nel frattempo, il ben meno interessante iPad mini 3 sembra sotto tutti i punti di vista un dispositivo lanciato sul mercato per morire.

Invertire la tendenza delle vendite in declino è ancora più difficile se si considera che, dal punto di vista estetico, questo nuovo modello è praticamente identico a quello precedente. Ci sono piccoli cambiamenti, come il TouchID (che funziona senz'altro bene e, dopo un anno di utilizzo su iPhone 5S, risulta una caratteristica a cui è difficile rinunciare) o il nuovo coating anti-riflesso di cui beneficia lo schermo. Lo spessore è stato ridotto di 1mm, ma in pratica la differenza non si nota nell'impiego quotidiano (Apple dichiara che si tratta del tablet più sottile mai creato, ma il Dell Venue 8 7000, con i suoi 6 millimetri, avrebbe qualcosa da dire a riguardo). Ad ogni modo, l'aspetto e il feeling sono molto simili a quelli dello scorso modello, a parte una singola differenza piuttosto fastidiosa: curiosamente, sul nuovo iPad non c'è lo switch fisico della modalità silenziosa.

Tutti i cambiamenti maggiori si trovano al di sotto della scocca d'alluminio unibody, e la star dello show è chiaramente il processore A8X, creato tramite l'avanzato processo produttivo a 20 nanometri. La maggior parte dei processori moderni (come quelli trovati all'interno di PS4 e Xbox One, oltre a quelli di praticamente tutte le schede video attuali) è creata tramite il più vecchio, e collaudato, processo produttivo a 28m. Scendere a 20nm consente ai transistor di essere ancora più piccoli, il che porta a una potenza maggiore che richiede molta meno energia. Apple dichiara che sull'A8X ci sono tre miliardi di transistor: un numero notevole, se consideriamo che gli ultimi processori desktop quad-core di Intel ne integrano solo 1,4 miliardi.

A cosa ha portato tutto questo? Innanzi tutto, il conteggio dei core della CPU è incrementato, per la prima volta dai tempi dell'iPad 2. Il processore A8 dell'iPhone 6 offre la CPU standard dual-core di Apple, mentre l'iPad Air 2 ha tre core, clockati a 1.5 GHz. Anche la parte grafica è stata notevolmente incrementata, con quella che si suppone essere una GPU six-core PowerVR GX6650. Questo, tuttavia, non basta a spiegare il conteggio di transistor così elevato. Come spiegarselo, dunque? La nostra teoria è che la tecnologia a 20nm sia ancora nuova e poco collaudata: la resa produttiva in termini di chip assolutamente perfetti è, probabilmente, ancora abbastanza bassa. È dunque possibile che ci siano un core della CPU o un cluster della GPU disattivati, di modo che, nell'eventualità di un'unità difettosa, la seconda entri in azione e il chip resti funzionale. Le analisi microscopiche del chip ci aiuteranno, nel prossimo futuro, a fare più chiarezza sulla questione.

Sicuramente, i benchmark ottenuti dall'iPad Air 2 sono fenomenali. Il test della CPU fatto con Geekbench 3 suggerisce una performance single-core superba per il mercato mobile, in rapido avvicinamento a quella di un laptop decente, mentre la performance multi-core è semplicemente straordinaria. Il pesante test fisico effettuato con 3DMark dà invece risultati molto meno positivi, invitando alla prudenza. Come spiega lo stesso developer Futuremark, la tecnologia custom "Cyclone" di Apple è fantastica nell'esecuzione di alcuni task, ma piuttosto carente in altri. Per quanto rispettato sia Geekbench, chiaramente non può rappresentare un'analisi del 100% degli scenari, e i paragoni diretti con i processori desktop, realizzati sull'unica base di questo benchmark, probabilmente non sono attendibili.

iPad Air 2 iPad Air iPhone 6 Plus iPad 4 iPad 2/mini Shield Tablet MS Surface Pro 2
Geekbench Single-Core 1819 1465 1557 774 251 1123 2504
Geekbench Multi-Core 4510 2656 2800 1408 430 3479 4762
3DMark Graphics 31771 20001 24067 11725 2625 35433 47841
3DMark Physics 10371 8368 9320 8502 2870 20250 30343
3DMark IceStorm Unlimited 21776 15280 17782 10814 2676 30372 42324
GFXBench T-Rex 70.5FPS 28.3FPS 44.6FPS 16.5FPS 3.5FPS 64.4FPS 63.0FPS
GFXBench Manhattan 32.6FPS 12.9FPS 19.5FPS - - 31.0FPS -

In termini di grafica, comunque, il nuovo iPad Air è in linea con le migliori tecnologie mobile. Che la scheda equipaggiata sia una PowerVR GX6650 o no, è difficile negare che la potenza ci sia. Abbiamo già visto nella nostra recensione come lo Shield di Nvidia, con il suo processore Tegra K1, raggiunga i livelli delle console old-gen: i benchmark indicano che Apple raggiunge, ed in certi casi supera, persino quei risultati.

Il problema è che al momento non esiste una killer app in grado di dimostrare ciò di cui l'iPad Air 2 è realmente capace. Curiosamente, il gaming è stato appena menzionato nel corso dell'iPad reveal di quest'anno, e non si sono viste demo live capaci di evidenziare quanto le nuove tecnologie ridefiniscano lo stato dell'arte in termini di qualità visiva. Piuttosto, Apple si è concentrata, bizzarramente, nel riposizionare l'iPad Air come strumento di produttività, mostrando le nuove tecnologie alle prese con il video editing e il fotoritocco. Cose interessanti, ma non in grado di emozionare particolarmente. Dal nostro punto di vista, ci piacerebbe molto poter usare l'iPad come deskto replacement, ma è chiaro che ciò richiederebbe ben più di un upgrade del processore: bisognerebbe infatti passare da una evoluzione radicale della user interface.

Un'area che vede un netto miglioramento, capace di tradursi in un'esperienza effettivamente migliorata, è la gestione della memoria. Le app, specialmente Safari, sono più fruibili grazie ad un upgrade cruciale che Apple ha apportato al suo iPad (e che, a nostro giudizio, avrebbe dovuto apportare anche sugli smartphone di quest'anno): l'inclusione di 2GB di RAM, tramite la quale si raddoppia il singolo Gigabyte di memoria inserito in ogni dispositivo mobile Apple del recente passato. In congiuntura con il boost alla CPU, il browsing è senz'altro più fluido, specialmente quando sono aperte molte tab, e più stabile. La differenza nei confronti dello scorso modello di iPad Air si fa notare, pur non essendo strabiliante, e ovviamente risulta ancora più palese quando si effettua il paragone con l'iPad 4 e i modelli precedenti.

Apple ha migliorato considerevolmente la fotocamera e il relativo software dell'iPad Air 2, ma il focus su questo aspetto come un punto fondamentale è piuttosto strano: il form factor e la resistenza del dispositivo non lo rendono esattamente adatto alla fotografia, settore in cui un normale smartphone o una fotocamera dedicata offrono un'esperienza senz'altro migliore.

Anche altri aspetti interni sono stati nettamente migliorati, a partire dalla fotocamera iSight e dal software che la supporta. L'ottica è rinnovata, offre un'apertura maggiore, autofocus, un filtro IR ibrido, la funzione di time-lapse e quella di raffica. I risultati offerti sono eccellenti, ma resta il fatto che l'iPad Air è (e probabilmente sarà sempre) un dispositivo fragile e scomodo da impiegare per fare foto o filmati. Nella sua presentazione, Apple ha tentato di proporre il nuovo iPad come dispositivo anche dedicato a foto e video, apparentemente perché il display rappresenterebbe un enorme "mirino", ma si tratta di un modo particolare di porre la questione e, nonostante il display con coating anti-riflesso aiuti la visibilità in esterni, pensiamo che l'iPad Air resti un dispositivo poco utilizzabile nelle condizioni a luce solare più intensa. Per il momento, continueremo ad utilizzare il nostro smartphone o, quando è necessario, una fotocamera dedicata.

Tenendo bene a mente quanto sia cruciale, e lucrativo, il gaming per Apple e il suo App Store, è una piccola delusione vedere che l'eccellente tecnologia dell'A8X non sia accompagnata da un software altrettanto eccitante. Il processore grafico è allo stato dell'arte, capace in teoria di raggiungere e superare le prestazioni delle console old-gen, e dunque rappresenta la perfetta opportunità per spingere il gaming mobile verso nuove vette con esperienze esclusive. Al momento, però, non c'è niente in grado di fare tutto ciò dal punto di vista dei giochi: non c'è un equivalente di Trine 2 sul Tegra K1 di Nvidia. Apple, in passato, ha cavalcato con molta convinzione il discorso del gaming: quando l'iPad 2 arrivò nei negozi, con la sua CPU dual-core ed un boost grafico di 5-9x rispetto al suo predecessore, insieme a lui arrivò Infinity Blade, segnando una nuova era per il gioco su piattaforme mobile.

In assenza di una vera killer app, stavolta tutto ciò che abbiamo è un semplice boost ai frame-rate dei titoli esistenti, e poco altro. Modern Combat 5 e World of Tanks Blitz arrivano a 60fps con più costanza di quanto non facessero su iPad Air e iPad 4, ma la grafica è la stessa. La performance di BioShock è migliorata solo marginalmente, e il gioco nel complesso resta brutto come prima. Come nota più alta, l'iPad Air 2 produce risultati nettamente migliorati nell'hack 'n' slash orientato ai 60fps Eternity Warrios 3, mentre il bellissimo Anomaly 2 riesce a raggiungere abbastanza stabilmente i 60fps bloccati, cosa che sul modello dello scorso anno non avveniva. In ogni caso, comunque, è chiaro che il miglioramento di 2,5 volte della potenza grafica non si è tradotto linearmente in un incremento dei frame-rate. Come avviene per il Tegra K1, l'A8X avrà bisogno di qualche attenzione in più dai creatori di software per dimostrare ciò di cui è veramente capace.

iPad Air 2 - il verdetto del Digital Foundry

Se state attualmente cercando un tablet che offra la miglior tecnologia possibile, in combinazione con uno schermo fantastico ed un form factor eccellente, l'iPad Air 2 è il miglior prodotto attualmente disponibile. Nel 2013 abbiamo dichiarato il suo predecessore "tablet dell'anno", e tutte le caratteristiche per cui lo abbiamo fatto sono presenti e migliorate nel nuovo modello, mentre molti dei piccoli problemi all'epoca residui sono stati corretti.

Se possedete uno dei modelli più vecchi e ingombranti (essenzialmente tutti tranne l'iPad Air dello scorso anno), effettuare l'upgrade a questa nuova versione è un netto passo in avanti, specialmente per chi viene dall'iPad 2 o dal suo immediato successore. L'incremento di velocità offerto dal processore A8X è innegabile, ma il miglior passo in avanti è rappresentato dai 2 GB di RAM, che finalmente sembrano aver risolto i problemi di stabilità più fastidiosi. Inoltre, il nuovo Air ha anche uno chassis leggermente migliorato: il form factor raffinato, il peso ridotto e le cornici più contenute risultano in combinazione un upgrade eccellente per chiunque possieda un modello più vecchio.

In un momento in cui il mercato dei tablet ha bisogno di qualcosa di davvero speciale per invertire il suo allarmante declino, però, la nostra impressione è che gli ingegneri Apple abbiano fatto un ottimo lavoro nell'offrire un eccellente design tecnologico, senza però offrire nulla che sia in grado di dimostrare quali siano i reali vantaggi apportati all'esperienza quotidiana: l'A8X ha nettamente bisogno di una killer app che al momento si fatica ad individuare. I problemi del settore tablet non si risolveranno semplicemente offrendo grandi design tecnologici: ci sarà bisogno anche di nuove idee e di contenuti stimolanti. Al momento, l'iPad Air 2 risulta un prodotto potenzialmente rivoluzionario, che però all'atto pratico finisce per sembrare un semplice miglioramento iterativo.

Traduzione a cura di Luca Signorini.