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Assassin's Creed Revelations

Il capitolo finale dell'epopea degli Auditore.

A lasciarci davvero impressionati, invece, è stata la resa visiva globale di questo Revelations: il comparto grafico ha fatto grandi passi in avanti, regalando al giocatore vasti panorami che si perdono a dismisura, modelli con una cura per il dettaglio a dir poco certosina e, non ultimo, un sistema di illuminazione dinamico (che da il proprio meglio mentre si cammina per le vie di Istanbul) assolutamente verosimile e preciso.

Il tutto, condito da una sceneggiatura dall'innegabile taglio cinematografico e dal forte impatto visivo, che in alcune sezioni (prima fra tutte la fuga dal porto con la pletora di esplosioni alle nostre spalle) che ricordano quasi lo stile di Micheal Bay.

Parlando invece del multiplayer, nelle postazioni del booth Ubisoft abbiamo potuto dare prova delle nostre abilità da assassino all'interno di una mappa singola (la sola resa disponibile dagli sviluppatori) in una modalità a squadre ben nota ai giocatori di Brotherhood: in sostanza, per ciascuno dei due round disponibili avremo una squadra di assassini e una di prede, con i primi chiamati ad individuare il bersaglio destinato grazie al ben noto radar per poi facilitarne il trapasso e i secondi obbligati a nascondersi tra la folla e nei celebri pagliai.

Ezio, nel corso dell'avventura, potrà forgiare diversi tipi di bombe (fumogene, esplosive), molto utili per eliminare con facilità gruppi di soldati nemici.

Ogni azione conclusa con successo (un omicidio per la squadra degli assassini, come un'elusione riuscita ad opera di uno degli inseguiti) fa aumentare il punteggio della relativa squadra, che determinerà il vincitore della sessione al termine dei due round.

Come abbiamo già anticipato, le meccaniche di gameplay dell'impianto multigiocatore non subiscono brusche variazioni rispetto a quelle del precedente episodio, limitandosi principalmente all'aggiunta di nuove abilità per entrambe le fazioni: potremo rendere gli abiti di alcuni NPC temporaneamente uguali ai nostri, rendendo più difficile il compito del nostro inseguitore, oppure bloccare la preda e "chiuderla in gabbia" chiudendo di colpo tutti i cancelli presenti in una determinata area di gioco). Look e armamentario dei personaggi saranno estremamente personalizzabili, così come il set di abilità speciali di cui essi sono dotati. L'idea di Ubisoft, a dire del suo team di sviluppo, è rendere quanto più personale possibile l'esperienza di gioco: e questo inizia anche dalla customizzazione del proprio alter ego.

Particolare enfasi, infine, è stata data anche alla sceneggiatura: il multiplayer di Revelations, al contrario di quanto osservato in Brotherhood, è caratterizzato da una trama intricata e complessa, che svelerà gran parte dei retroscena di Abstergo rimasti sino ad ora nell'ombra, così come il destino di Desmond e quello degli Assassini moderni. Le informazioni, ovviamente, non saranno disponibili da subito, ma verranno centellinate al giocatore in relazione al progredire del suo personaggio. Un ottimo incentivo per "costringere" il giocatore a spendere qualche ora in più nelle strade di Istanbul!

Le impressioni che derivano da questa prima prova sul campo, in conclusione, sono sicuramente positive: Revelations sembra essere abbastanza solido e robusto per confermarsi come degno episodio conclusivo dell'epopea degli Auditore, riconfermando quanto di buono già sperimentato nei precedenti capitoli e impreziosendo il tutto con una storia che sin da ora si preannuncia appassionante e un comparto grafico davvero di tutto rispetto.

Resta un leggerissimo amaro in bocca per un comparto multiplayer, ad ora, forse un po' troppo simile a quello del suo predecessore: ma siamo ragionevolmente convinti che, da qui alla release ufficiale del titolo, quei geniacci di Ubisoft avranno tutto il tempo per stupirci nuovamente.