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RAGE: prova comparativa

Il Digital Foundry mette a ferro e fuoco l'id Tech 5.

Ovviamente, il vantaggio tecnologico di un qualsiasi home computer moderno di fascia alta è evidente fin dalle prime battute. Un i7 920 a 2.66GHz è una macchina decisamente veloce ma a garantire un 200% di incremento di prestazioni ha pensato la GTX580 di Nvidia. Infine, anche un vecchio hard disk Samsung F1 da un terabyte si è confermato capace di stracciare qualsiasi HD da 2.5 pollici tra quelli usati da Sony e Microsoft sulle loro console.

Partendo da questi presupposti, si potrebbe pensare che già fin dalla sua presentazione la versione Windows di Rage possa essere esponenzialmente superiore alle sue controparti. E invece basta guardare la comparazione video qui sotto tra PC e PS3 (qui invece quella con Xbox360) per accorgersi che le differenze sono consistenti nella qualità dell'immagine ma molto simili in termini di pura velocità.

Rage PC confrontato con la versione PS3. L'antialias si vede, il maggiore frame rate di cui dovrebbe essere capace un PC decisamente meno.

La solidità del frame rate è indiscussa, ma è soprattutto l'antialias settato a 8X a eliminare completamente qualsiasi genere di scalettatura e rendendo la visuale delle scene di gioco incredibilmente dettagliata e pulita, grazie anche alla presenza di alcuni filtri di minore importanza.

Quello che sorprendentemente non è cambiato è invece la qualità generale delle texture, rimasta quasi la stessa delle versioni console. Abbiamo infatti tutta una serie di miglioramenti di fondo degli artwork ma, data la quantità elevatissima di memoria video disponibile, era più che lecito attendersi un incremento qualitativo, se non proporzionale, almeno consistente.

Perché accade ciò? Gli smanettoni incalliti noteranno subito che la moltitudine di impostazioni video normalmente a disposizione in titoli come questo sono state disattivate. È possibile modificare solo risoluzione, l'anti-alias e una curiosa opzione chiamata "GPU Transcode". Tutto il resto viene gestito direttamente dal motore che analizza la performance del nostro sistema e imposta automaticamente i filtri all'immagine per raggiungere e mantenere i 60FPS.

Questo può andare bene su sistemi di fascia media o bassa ma inevitabilmente i computer di alto livello come quello che abbiamo usato per la prova non saranno sfruttati al massimo delle loro potenzialità. La comparazione "out of the box" che vedete qui sotto (8x AA, GPU Transcode attivo) mostra che le differenze velocistiche con le console sono minime e a qualche malato di prestazioni non mancherà di provare un certo fastidio per quella che è chiaramente una scelta tecnica che in pochi si aspettavano da id Software.

Per personalizzare le prestazioni di Rage su PC di fascia alta è necessario applicare file di configurazioni di terze parti. Ecco come si comporta il gioco in versione liscia e con un config file rilasciato da Nvidia.

Il non poter scatenare le potenzialità di questo gioco in tutta la sua bellezza perché l'engine si autolimita, non mancherà di suscitare qualche polemica e solo l'intervento di alcuni appassionati e di Nvidia sta rendendo possibile, anche se non con la facilità di un menu preposto alla configurazione di questi parametri, la personalizzazione della performance del gioco.

Sarebbe infatti auspicabile che Carmack desse seguito alla promessa fatta di una pubblicazione postuma degli asset grafici non compressi del gioco (si parla di quasi 100GB) per una versione ad altissima qualità ad appannaggio di chi disponga dell'hardware in grado di farlo girare.

Ecco alcune immagini prese con le texture di Rage sbloccate a 8k a 1080p60 sul nostro Core i7/GTX580 PC.

Giunti alla conclusione dell'analisi, il responso su quale versione sia la migliore tra quelle commercializzate è piuttosto facile da dare: per ovvi motivi di superiorità dell'hardware a disposizione, il PC vince a mani basse su entrambe le console. La decisione di limitare le sua prestazioni rimuovendo le classiche opzioni di configurazione video e allineando la velocità di riproduzione a quella delle piattaforme da salotto non ci ha però entusiasmato, ma ha l'effetto collaterale di non obbligare all'acquisto di un supercomputer per godere appieno, o quasi, delle meraviglie tecnologiche di Rage.

Il confronto diretto tra le due console restituisce un responso altrettanto netto. Playstation 3, nonostante la maggiore potenza di calcolo, soccombe alle migliori ottimizzazioni ottenute su Xbox360 in versione Hard Disk. La peggiore gestione della risoluzione dinamica e il più lento streaming del flusso dei dati penalizzano la piattaforma di Sony, dove spesso si ha l'impressione di giocare a una versione di qualità leggermente inferiore.

In entrambi i casi il risultato ottenuto è comunque di altissimo livello e porterà appassionati e addetti ai lavori del settore a farsi un'altra domanda: riuscirà Rage a convincere gli appassionati della ritrovata capacità di id Software di competere con i pesi massimi dell'industria che hanno saputo monetizzare il successo del genere FPS?

In più di un'occasione l'azienda texana ha cercato di evitare questo genere di comparazioni concentrarsi solo sul proprio prodotto. Una strategia più che apprezzabile: le megatexture accoppiate all'efficienza dell'id Tech 5 riescono a donare a Rage quel genere di vantaggio tecnico, capace di tradursi in una bellezza estetica e in una velocità di esecuzione ancora irraggiungibili su console dalla stragrande maggioranza degli studi di sviluppo moderni.

Alcuni elementi non sono però allo stesso livello della migliore concorrenza, le animazioni e la fisica in particolar modo, ma rimane il fatto che il pacchetto complessivo offerto da id Software è probabilmente tra i migliori che potrete apprezzare su questa generazione di console e lo rimarrà, con ogni probabilità, fino al suo pensionamento.