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Pillars of Eternity II: Deadfire - Beast of Winter - recensione

L'inverno? Sta arrivando…

Con Pillars of Eternity II: Deadfire siamo recentemente tornati nel mondo di Eora, in una zona diversa, un arcipelago che ha permesso al team di sviluppo di introdurre una nuova importante dinamica di gioco, le battaglie in mare aperto. È stata una fantastica sorpresa, soltanto leggermente macchiata da una profondità limitata proprio in questo nuovo aspetto dell'avventura... ma Deadfire rimane il meglio, insieme al secondo episodio della serie Divinity, che il genere RPG fantasy possa offrire oggi alla comunità dei videogiocatori.

Col primo DLC, Beast of Winter, le aspettative come prevedibile non sono basse. Gli appassionati della serie sono ormai abituati a un livello qualitativo molto alto e si aspettano che la serie prosegua esattamente in questa direzione. Beast of Winter amplia la narrativa principale del titolo originale; non è un seguito né un prologo, è semplicemente una vicenda che si incastra con la storia principale. Ovviamente evitiamo spoiler e vi lasciamo il piacere della scoperta.

Il posizionamento nella trama è piuttosto bizzarro; si tratta infatti di un contenuto aggiuntivo dedicato alla parte finale del gioco (intorno al livello 15 per intenderci), poco prima del termine dell'avventura principale. Insomma Eothas è ancora una minaccia, e Beast of Winter vi conduce in una locazione isolata (e francamente amena) per affrontare un problema diverso, ma collegato.

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Il DLC inizia quindi proprio così, con una missione che vi viene assegnata in una località posizionata in un punto estremo della mappa originale (il Deadfire Archipelago), un'isola (tanto per cambiare) in cui il clima è impervio. L'arrivo è decisamente scoppiettante e sorprendente e bisogna ammettere che questo DLC inizia proprio coi fuochi d'artificio, facendoci sperare che il resto dell'avventura proposta sia in linea con l'esordio.

Purtroppo però le cose non sono esattamente così entusiasmanti visto che la locazione è piuttosto ristretta, sia nella sua estensione esterna, sia nel dungeon offerto. Anche i personaggi incontrati si contano sulle dita di una mano e si ha quindi subito l'impressione che non ci sia poi molto da fare in Beast of Winter.

Il dungeon proposto da Beast of Winter è anch'esso piuttosto blando e poco interessante. I misteri che vi troverete ad affrontare non richiedono grossi sforzi creativi o riflessivi; si tratta semplicemente di esplorare la locazione in maniera più completa possibile per completare le quest offerte, niente di più, niente di meno. Fanno eccezione i boss di questo DLC che sono decisamente interessanti e offrono qualche novità rispetto al titolo originale.

Alcuni mostri tra quelli che incontrerete in Beast of Winter sono decisamente memorabili; i combattimenti in sé un po' meno…

Beast of Winter risplende invece in due aspetti dell'esperienza. Innanzitutto nella storia che, per chiunque sia appassionato del 'lore' di Deadfire, raggiunge picchi di interesse e di fascinazione francamente sorprendenti. Gli sceneggiatori hanno veramente messo a dura prova la loro fantasia e creatività nell'espandere ulteriormente le vicende originali in una direzione a tratti stupefacente.

Lo sforzo narrativo è ben visibile anche nei dialoghi e nella caratterizzazione dei (pochi) personaggi che si incontrano in questo DLC. C'è un nuovo compagno disponibile per il vostro gruppo, Vatnir, che è piuttosto interessante e sblocca alcuni nuovi dialoghi nei personaggi originali; come detto prima, se siete appassionati della 'lore' questo DLC offre decisamente molto di intrigante. Il livello qualitativo della sceneggiatura è insomma altissimo (come ci si aspetterebbe dalla serie) ed è un piacere giocare un RPG in cui ogni parola sembra cesellata da un artigiano della scrittura creativa.

Lo stesso livello qualitativo lo si trova anche nelle splendide nuove locazioni e nell'artwork di mostri e artefatti vari. Molte delle nuove locazioni lasciano a bocca aperta, magari anche facilitate dalla meraviglia facilmente suscitata da locazioni così amene avvolte nel ghiaccio e nella neve.

Al solito la sceneggiatura della serie è di prim'ordine.

Rimane comunque il problema di un gameplay non propriamente nuovo, né francamente particolarmente intrigante. L'esplorazione prosegue di quest in quest con pochi colpi di scena e pochi combattimenti interessanti (fatto salvi quelli dei boss, come detto prima).

Per il prezzo (intorno ai 10 euro) Beast of Winter offre abbastanza contenuti, 5-6 ore di gioco, ma se non avete amato particolarmente la storia e l'ambientazione di Deadfire non troverete qui niente che vi convincerà. Per gli altri, invece, è una sorta di must buy che anche nei suoi limiti, offre una giornata di nuove interessanti vicende nell'universo di Eora.

7 / 10

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Davide Pessach

Contributor

Studia, scrive, videogioca da tanto, tanto tempo. Quando si annoia rimescola le carte e sposta le priorità, ma i tre ingredienti principali rimangono quelli . Obiettivi? Solo due: curiosità e divertimento.
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