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Section 8

Un po' Tribes, un po' Halo, un po' Battlefield...

Dopo la serie Kohan ed un buon rodaggio nel mondo degli FPS dato dallo sviluppo di ben tre espansioni di F.E.A.R., TimeGate Studios ci riprova con un titolo nuovo di zecca, pronto a portare una ventata di aria fresca (speriamo) in un settore dove ormai solo l'innovazione dura e pura può dire ancora qualcosa, dove anche i giochi di ruolo vengono ormai convertiti in prima persona, dove abbiamo bisogno davvero di intriganti novità per non scadere l’ennesima volta in qualcosa di già visto e rivisto.

Consapevole di ciò, la software house texana ci permette dunque di testare con mano la sua nuova creatura, Section 8, un titolo dai due volti: un lato single player che fa da contorno alla portata principale, il multiplayer, il vero piatto forte del giorno. Tuttavia non ce la sentiamo di biasimare questa scelta, attualmente purtroppo siamo invasi da tanti, forse troppi FPS con grafica pompata e background pari a 0, titoli piatti con una longevità di 5 o 6 ore al massimo, anche meno per chi ogni mattina fa colazione col suddetto genere.

Meglio dunque impegnare le proprie forze nel comparto multiplayer, questo avranno pensato i texani, approfittando dell’eccellente sviluppo dell’online ormai raggiunto dalla console Microsoft e consolidato da tempo sui nostri desktop di casa.

Graicamente l'Unreal Engine dice ancora la sua, nonostante gli anni passati.

Andiamo però con ordine cercando di dare una trama a questo ennesimo sparatutto: siamo in un futuro remoto, l’umanità ha fatto passi da gigante nel campo delle scoperte scientifiche, arrivando al punto di conoscere il segreto dei viaggi interstellari e cominciando, tanto per cambiare, la colonizzazione della galassia. Una particolare divisione dell’esercito degli Stati Uniti, denominata “Sezione 8”, è costituita da soldati super addestrati e pronti a tutto, utilizzati nelle missioni ad alto rischio, tanto da essere etichettati dai loro colleghi come mentalmente instabili o addirittura pronti al suicidio.

Voi impersonificherete ovviamente uno di questi pazzoidi, tale Alex Corde, inviato dal governo nello spazio insieme alla sua fida squadra per far fronte alla minaccia numero uno della galassia, l’ARM of Orion. Questa organizzazione segreta è riuscita in breve tempo a distaccare vari pianeti di frontiera dal governo mondiale, al solo scopo di creare una loro fazione indipendente. Togliendo il fatto che tutta questa storia ci ricorda vagamente Gundam e che soltanto TimeGate Studios può spiegarci più nel dettaglio di quale grande atto criminale effettivamente stiamo parlando, ci rendiamo conto di come la trama e la storia non siano proprio il pezzo forte del titolo. Come accennato prima dunque, si punterà prevalentemente sull’esperienza e il divertimento offerto dal multiplayer online per conquistare le folle.