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Deus Ex: Human Revolution

La rivoluzione arriverà nel 2011.

La visuale in terza persona torna utile non solo per coprirsi durante una sparatoria ma anche per effettuare eliminazioni "silenziose" durante le missioni di infiltrazione. Potremo decidere se mettere semplicemente fuori combattimento un nemico o se farlo passare a miglior vita con un intervento un po' più "deciso". In quest'ultimo caso possono entrare in gioco le modifiche bio-meccaniche di Jensen, più letali delle spade di Kratos e delle lame di Ezio Auditore messe insieme.

In base alle modifiche che avremo scelto, potremo utilizzare la vista a raggi X, un sistema di mimetica ottica in grado di renderci invisibili o puntare sulla forza bruta e spezzare colli a tutto spiano passando attraverso i muri.

Il fattore stealth in Human Revolution non usa il consueto approccio "aspetta il nemico e colpiscilo alle spalle". Eidos ha preferito mischiare le carte e offrire ai giocatori la possibilità di sentirsi potenti e furtivi al tempo stesso. Attenzione, però, perché anche i nemici che ci troveremo di fronte saranno più scaltri... in fondo siamo nel 21mo secolo.

Sono molti i modi in cui potremo sbarazzarci di un ospite sgradito. Meglio un bel dardo narcotizzante nel collo? O appenderlo al muro con le frecce di una balestra o farlo esplodere con un lanciarazzi. Certo, in quest'ultimo caso il fattore stealth andrebbe a farsi friggere, ma chi se ne importa...

L'interattività con gli ambienti non è (per ora) elevatissima, ma non è certo questo ciò che cerchiamo in Deus Ex.

Una delle tecniche più incredibili che abbiamo potuto testimoniare durante l'anteprima coinvolgeva un'altra modifica, che permetteva a Jensen di gettarsi in stile bunjee-jumping verso un gruppo di nemici sottostanti. Una volta toccata terra gli impianti esplosivi posizionati sulla schiena di Adam fanno il resto, riducendo i poveretti a un mucchietto di cenere e qualche bicchiere di sangue sparso sul pavimento.

Descrivere questa tecnica non rende giustizia a quello che si vede sullo schermo. Raramente ci è capitato di vedere sequenze d'azione così ben costruite e con un impatto emozionale così alto.

Stiamo vivendo un'era in cui molte serie gloriose del recente passato stanno conoscendo una seconda giovinezza. Dopo Fallout arriva Deus Ex, per non parlare di XCOM. Giochi che mirano al pubblico più "anziano" ma anche a un target più giovane, grazie a una revisione moderna del gameplay originale.

Basta mettere pressione o allungare una mazzetta a un poliziotto, e si può entrare anche nella sala dove si effettuano le autopsie.

Ovviamente anche questo Deus Ex, per quanto perfetto potrà essere, attirerà a sé le critiche di quella fetta di pubblico che non si accontenta mai. Il secondo capitolo era decisamente lontano dalla qualità raggiunta dal capostipite della serie ma, come dicevamo all'inizio, Human Revolution sembra aver imboccato fin dall'inizio la strada giusta.

I prossimi mesi ci diranno se queste prime, positive impressioni potranno essere confermate o smentite. Certo è che il team di sviluppo sta facendo un lavoro encomiabile per riportare la serie ai fasti di un tempo. Il gioco è nelle mani di persone che sanno cosa stanno facendo e questo ci tranquillizza non poco.

In passato abbiamo purtroppo testimoniato a molti casi in cui un gioco estremamente promettente veniva poi rovinato da una scellerata gestione dello sviluppo, o da deliri di onnipotenza del team responsabile. Questa non ci sembra una di quelle circostanze ma per scaramanzia incrociamo le dita fino al prossimo test.

Deus Ex: Human Revolution uscirà su PC, PS3 e Xbox 360 all'inizio del 2011.