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Assassin's Creed 3: La Tirannia di Re Washington - L'infamia - Review

Il potere corrompe, ma il potere assoluto corrompe completamente.

Che piaccia o no, i DLC sono divenuti una componente fondamentale nella programmazione economica di un moderno videogioco, sia esso incentrato sul multiplayer, sia sviluppato intorno ad una campagna in singolo giocatore. Se nel primo caso i vari publisher hanno già trovato la formula vincente, fatta di nuove mappe, armi e magari qualche modalità aggiuntiva, nel secondo non hanno ancora scoperto il modo giusto per accontentare tutti. Proseguire nel raccontare la storia farà dire, infatti, che gli sviluppatori hanno tagliato via il finale dal gioco originale, mentre aggiungere una nuova parte che si inserisce nella storia principale, che ci sono buchi narrativi. Per risolvere questo dilemma, Ubisoft ha pensato di giocarsi la carta della realtà parallela, o perlomeno questo è quello che ci è sembrato di capire in questi primi frangenti di gioco, in modo da non intaccare la continuità narrativa del suo Assassin's Creed 3, ma riuscire comunque a mantenere alta l'attenzione del pubblico intorno al suo blockbuster, ampliando ulteriormente il monte ore totale di gioco.

La Tirannia di Re Washington è la prima espansione di Assassin's Creed 3 ad arrivare negli store digitali a partire dal 19 febbraio su PC, Xbox 360 e PS3. Sarà suddivisa in tre parti acquistabili singolarmente al costo di circa 10 euro a episodio, o poco meno di 30 per il Season Pass. Gli utenti Wii U dovranno aspettare invece qualche settimana in più.

Sviluppato da Ubisoft Quebec, La Tirannia di Re Washington, approfittando del suo status di 'realtà parallela', vuole provare a scuotere la serie andando a modificare alcuni elementi fondamentali come il protagonista Connor, qui in versione nativo americano con tanto di tatuaggi e vestito di pelli d'animale, Rivisti anche l'ambientazione, in questo caso la Frontiera qui presentata devastata da una guerra intestina, e il gameplay, non più basato sulle comunque straordinarie capacità della setta degli Assassini, ma sui superpoteri ereditati dalle radici nativo-americane di Ratonhnhaké:ton.

Per sviluppare La Tirannia di Re Washington, Ubisoft Quebec è partita da un 'buco' nella trama della serie

Procediamo con ordine. Per sviluppare La Tirannia di Re Washington, Ubisoft Quebec è partita da un 'buco' nella trama della serie: in Assassin's Creed 2, ad un certo punto, tra i grandi personaggi mostrati con in mano la Mela, vi era anche il Presidente Washington, che nel terzo capitolo è invece mostrato come un eroe senza macchia. Tutta la serie Ubisoft è basata su di un assunto: la Mela corrompe tutti coloro che la possiedono. Com'è possibile che Washington abbia mantenuto inalterata la sua purezza d'animo?

Da questo spunto parte il primo episodio de La Tirannia di Re Washington, intitolato L'infamia.

Connor si sveglia all'improvviso come se vittima di un brutto sogno: sua madre e' ancora viva e tutto quello che lui ha fatto in Assassin's Creed 3 non e' mai successo. Non siamo gli unici spiazzati da questo improvviso colpo di spugna, anche Ratonhnhaké:ton e' consapevole che qualcosa non quadra, lui sa di aver aiutato le colonie dell'America a diventare indipendenti e non capisce cosa stia succedento. Ma non c'è tanto tempo per riflettere, anche in questa realta' il protagonista non ha modo di vivere tranquillamente. Sua madre ha infatti fatto arrabbiare il Re Washington che ora vuole prendersi una rivincita nei suoi confronti e in quelli della sua gente.

Ratonhnhaké:ton è una persona poco incline a farsi troppe domande

Come abbiamo capito giocando ad Assassin's Creed 3, Ratonhnhaké:ton è una persona poco incline a farsi troppe domande: basta che trovi sul suo cammino qualcuno che lo punti in una direzione qualsiasi e lui caricherà l'obiettivo come un toro, facendo fuori tutto quello che avrà la sventura di sbarrargli la strada. Poche domande, ancora meno pensieri profondi; anche ne L'infamia Ratonhnhaké:ton ci impiegherà cinque secondi a dimenticarsi il passato per attaccare con il sangue agli occhi il nemico di turno. Questa e' una delle poche cose di Assassin's Creed 3 che non cambierà in questo DLC. Ovviamente gli sviluppatori ci tengono a sottolineare come ogni spiegazione su cosa e' successo e come tutto questo possa incastrarsi nella storyline della serie e' rimandata direttamente all'ultimo episodio de La tirannia di Re Washington.

Quindi, al momento, dovremo accontentarci del nuovo stato di fatto: Washington ha conquistato il potere grazie all'influenza della Mela e tutti quelli che sono stati protagonisti della rivoluzione americana, qui sono stati corrotti dalla malefica influenza del frutto. L'obiettivo di Connor sara' dunque quello di difendere la propria tribù dall'esercito del Re.

In questo primo episodio incontrerete lo spirito guida del lupo, nel prossimo il falco, mentre nell'ultimo l'orso.

Per contrastare i poteri sovrannaturali della Mela, Ratonhnhaké:ton dovrà riscoprire antichi rituali proibiti del suo popolo, in grado di risvegliare i poteri degli spiriti guida. In questo primo episodio incontrerete lo spirito guida del lupo, nel prossimo il falco, mentre nell'ultimo l'orso. Equipaggiabile come un'arma, il potere primario del lupo consente di diventare completamente invisibile per un periodo limitato di tempo. Più che sufficiente però per apparire e scomparire alle spalle dei nemici e farli fuori uno alla volta, senza possibilità che questi possano reagire. Solo i segugi, infatti, saranno in grado di scovarvi in questo stato, ma potrete sempre distrarli con esche di vario genere per sgattaiolare alle loro spalle.

L'evidente aumento della difficoltà dei combattimenti, con gruppi di avversari più numerosi del solito e un po' più aggressivi, non riesce pero' a compensare la vostra spropositata forza e un po' di stupidita' dei nemici, che tenderanno a dimenticarsi un po' troppo in fretta dei compagni che cadono come mosche intorno a loro. Per fortuna il potere di lupo consumerà gradualmente la vostra energia vitale, cosa che vi impedirà di rimanere costantemente invisibili o che vi costringerà a valutare con cura se e quando usarlo in combattimento, dato che rischierete di ricomparire di fronti ai nemici con una barra vitale ridotta ai minimi termini.

Il secondo potere consentirà di far comparire tre lupi fantasma, che attaccheranno automaticamente i primi nemici incontrati. Questo tornerà utile per colpire, sempre in silenzio, da lontano o per sfoltire gruppi troppo numerosi. A bilanciare parzialmente la situazione vi e' un tempo di ricarica piuttosto lungo, che impedisce di abusarne durante gli scontri. Rimane comunque il fatto che se usati in combinazione tra di loro, queste due nuove abilita' rendono Connor decisamente più letale che in passato, dato che sarà un assassino invisibile, capace di uccidere senza essere notato e di sfuggire agli inseguitori in un battibaleno, scomparendo letteralmente sotto i loro occhi.

Gli sviluppatori vogliono provare a colmare il gap con gli altri action presenti sul mercato.

Si capisce, però, che questo tipo di sproporzione era nelle intenzioni degli sviluppatori, che vogliono provare a colmare il gap con gli altri action presenti sul mercato -in particolare i due Arkham- che hanno ripreso e sviluppato il combat system di Assassin's Creed, arrivando pero' a sopravanzare un maestro troppo statico per divertimento, complessità e pulizia. Usare quindi Ratonhnhaké:ton comincia a dare un senso di potere piuttosto accentuato, che renderà nuovamente i combattimenti interessanti, soprattutto con le prossime aggiunte. I poteri del lupo tendono a sistemare alcuni dei problemi emersi in Assassin's Creed 3, come per esempio le missioni di pedinamento, mettendo nelle mani del giocatore la riuscita o meno di questa tipologia di incarico. Dopo un po' che ci si abitua a questo nuovo gameplay ci si chiede come si potrà, in futuro, tornare indietro alle semplici capacità di Assassino, ma soprattutto come sarebbe bello provare a rigiocare tutto il terzo capitolo potendo sfruttare questi poteri, e non averli a disposizione solo nelle 3-4 ore di storyline principale e nelle altrettante di missioni secondarie a disposizione ne L'infamia.

Dal punto di vista artistico si fa notare un nuovo design di Connor, molto più federe alle sue origini nativo/americane, e il ridisegno della frontiera e delle città della costa atlantica in versione corrotta, con abusi in ogni dove, villaggi devastati e i segnali della tirannia visibili praticamente ovunque.

La Tirannia di Re Washington - L'infamia è l'inizio di un esperimento piuttosto importante da parte di Ubisoft. L'idea di una realtà parallela, comunque legata in qualche modo con la storia della serie, è intrigante e l'idea di dotare Ratonhnhaké:ton di super poteri svecchia un po' alcune meccaniche che cominciavano a far sentire il peso degli anni. Rimane comunque un DLC di Assassin's Creed 3, che condivide i pregi e i difetti con il gioco principale. Se siete alla ricerca di un qualche motivo per tornare nella Frontiera questa potrebbe essere l'occasione giusta, in caso contrario difficilmente troverete un motivo per cambiare la vostra opinione.

8 / 10

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Luca Forte

Contributor

Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.
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