Dark Souls

Un'altra novità che ci è stata mostrata è la notevole possibilità di personalizzare il personaggio non solo per quanto riguarda caratteristiche fisiche quali altezza e magrezza (ebbene sì, potremo anche vestire i panni di improbabili eroi sovrappeso), ma anche in termini di armature e armi utilizzabili, nonché di incantesimi da lanciare.

Purtroppo non è stato possibile approfondire ulteriormente questo aspetto del gioco, che verrà illustrato adeguatamente all'E3, ma la filosofia di base è quella di rendere il gioco da un lato ancora più difficile dell'originale, ma dall'altro di offrire al giocatore maggiori soluzioni per affrontarlo.

Quanto al multiplayer, nulla è stato detto in proposito se non che verrà introdotto un sistema rivoluzionario. Detta da altri questa affermazione parrebbe banale, ma da parte di From Software merita un certo rispetto, visto che quanto proposto a suo tempo in Demon's Souls era indubbiamente originale.

La stessa cosa non la si poteva purtroppo dire della trama, mancanza questa che affliggerà anche Dark Souls: gli dei dell'odio hanno portato l'oscurità nel mondo generando stirpi di demoni colpiti dalla maledizione dei non morti. Molti di essi hanno perso la loro anima e starà a noi riportare l'ordine per raccogliere gli spiriti perduti e trovare la Fiamma Eterna della Vita. Insomma, una storia da prontuario del gioco di ruolo, sebbene non credo che nessuno si aspetti nulla di più da From Software.

Altre novità non ve ne sono, se non che ora nel gioco saranno disponibili i "Beacon Fire", i quali verranno posizionati in punti strategici della mappa e che serviranno da punti di soccorso, di respawn e di condivisione delle informazioni. Sebbene non siano stati mostrati qui a Dubai, la sensazione è che finalmente si tratti di veri e propri checkpoint, resi indispensabili dal fatto che ora non vi saranno più livelli separati e che far ripetere il gioco dall'inizio in caso di morte sarebbe improponibile.

Altro da dire purtroppo non c'è e verrebbe da chiudere qui il pezzo, non fosse che siamo riusciti a strappare un paio di domande a Kei Hirono, che vi riportiamo qui di seguito:

Eurogamer: A una prima occhiata non nascondo che Dark Souls sembra davvero molto simile al suo predecessore. Quali sono le differenze rispetto a Demon's Souls che vorresti indicare ai lettori di Eurogamer?

Kei Hirono: Demon's Souls e Dark Souls sono creati dallo stesso gruppo di persone, quindi è normale che abbiano delle similitudini. L'elemento che li accomuna è quello di proporre una sfida molto impegnativa, capace però di regalare grandi soddisfazioni.

Tra le novità abbiamo l'esplorazione del mondo di gioco, che avverrà senza alcuna interruzione, dato che tutte le locazioni saranno collegate tra loro e liberamente visitabili.

L'altra novità riguarderà le possibilità di personalizzazione del proprio personaggio, che amplieranno le soluzioni a disposizione del giocatore per superare le difficoltà che si troverà ad affrontare. Durante la demo abbiamo detto che il gioco sarà più difficile di Demon's Souls, il che non vuol dire che sarà anche più frustrante, e questo proprio perché ognuno potrà trovare una sua strada per completare Dark Souls.

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Eurogamer: Viviamo in un periodo dove i videogiochi tendono a diventare sempre più facile per attrarre un pubblico sempre più vasto, tendenza questa che non risparmia neppure i giochi di ruolo. Voi invece presentate Dark Souls e dite che sarà ancora più difficile di Demon's Souls, un titolo passato per la storia per la sua cattiveria. Qual è dunque la vostra strategia?

Kei Hirono: Dark Souls sarà più difficile del suo predecessore ma al tempo stesso non vogliamo andarci a schiantare contro a un muro. Il nostro obiettivo è di fare in modo che il giocatore sia invogliato a proseguire non perché si trova di fronte di fronte a un prodotto così facile che si finisce da solo, quanto perché ogni volta che riuscirà a superare le sfide che gli proporremo, proverà un grande senso di soddisfazione e di appagamento. Ciò è possibile però solo offrendo un livello di difficoltà che sia sufficientemente impegnativo.