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Eurogamer.it Game of the Year 2021: I migliori videogiochi dell'anno secondo la redazione

I migliori videogiochi del 2021 e il GOTY secondo la redazione.

Il 2021 è giunto ormai al termine, e come ogni anno è arrivato il momento di mettere sul piatto della bilancia l'intera produzione videoludica della "stagione" e valutare l'impatto delle opere che maggiormente l'hanno segnata.

Quello di selezionare i migliori videogiochi usciti nel corso dell'anno non è mai un compito semplice: posizionare fianco a fianco esperienze estremamente differenti fra loro rappresenta un onere ingrato, per certi versi anche un disservizio al racconto di un medium tanto capillare e variegato, fatto di opere autoriali e proposte simulative, di grandi storie e di imprese radicate nel gameplay.

È impossibile accontentare tutti, è impossibile adottare una linea che sia completamente imparziale e oggettiva. Per questo motivo, abbiamo coinvolto l'intera redazione di Eurogamer.it in un procedimento di selezione democratica volto a produrre una classifica dei migliori videogiochi del 2021, e ovviamente anche un'incoronazione del Game of the Year, che coprissero la maggior parte delle ispirazioni e delle esperienze personali possibili.

Vi presentiamo, dunque, il Game of the Year 2021 della redazione di Eurogamer.it assieme alla lista completa dei 20 migliori videogiochi dell'anno, in attesa di passare la parola a voi lettori nel corso delle votazioni che avranno luogo prima della notte di capodanno in cui potrete eleggere i vostri GOTY divisi per categorie e assegnare la statuetta più ambita.

Benvenuti ai GOTY 2021 di Eurogamer.it:

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20 - NEO The World Ends With You

Il primo The World Ends with You (per abbreviare TWEWY), per chi se lo fosse perso, è stato uno degli action-RPG più atipici e carismatici della sua epoca, con un game design (a firma di Hiroyouki Itou) capace di valorizzare pienamente l'hardware del Nintendo DS. E NEO incarna in tutto e per tutto l'anima The World Ends with You. Finalmente abbiamo sia un anime della prima serie che un sequel videoludico, elementi alla base di una rinascita insperata che forse darà vita a un franchise meno incostante.

"Certo, non parliamo di un gioco con lo stesso budget di Kingdom Hearts e la grafica ha più stile che poligoni. Ma in ogni caso NEO ci ha lasciato un'eccellente impressione. Scimmiottando il titolo originale della versione nipponica, ci siamo ritrovati in un "mondo meraviglioso" in cui trama e gameplay sono riusciti a reggere la maratona richiesta dalla tradizione dei JRPG".

19 - Wyldermyth

Wyldermyth di Worldwalker Games è un RPG classico, anzi, super-classico, generato proceduralmente e strettamente legato alla storia dei singoli personaggi. Prendendo il meglio dalla tradizionale esperienza tabletop riesce in modo sorprendente a riprodurla fedelmente oltre lo schermo: ogni scelta, ogni decisione, ogni bivio diverrà parte delle fondamenta di una nuova generazione di eroi che si muove sullo sfondo di un universo in continua evoluzione.

Una banda di paesani si trasformerà, passo dopo passo, in una selezione di eroi leggendari protagonisti dei canti dei bardi, confrontandosi con le terribili verità del mondo e con un procedimento di crescita personale sempre intimo e coinvolgente. Anche se è passato sottotraccia, Wyldermyth potrebbe rappresentare il miglior RPG dell'intero 2021, un titolo unico nel suo genere che qualsiasi role-player dovrebbe vivere in prima persona.

18 - The Forgotten City

Capita di rado di assistere a una semplice mod capace di trasformarsi in un videogioco vero e proprio, capita ancor più raramente che il prodotto finito, come The Forgotten City, si riveli non solo una delle migliori esperienze di tutto l'anno, ma una fra le migliori avventure interattive emerse da un'intera generazione di videogiochi. Un'opera che chiunque dovrebbe vivere sulla propria pelle, specialmente gli appassionati di avventure grafiche, assaporando un'esplorazione della filosofia morale che ha pochi comparativi nel tessuto del medium.

"The Forgotten City è un'esperienza esplorativa ed investigativa di tutto rispetto, pronta a stupirvi con colpi di scena e a farvi cullare da una morbosa curiosità che andrà a crescere con ogni loop temporale. A contornare la trama c'è un'impronta GDR che concede quel tocco di immersività necessario per rendere padroni di ogni scelta, consentendo in ogni momento cambiare approccio e tentare strade non convenzionali. Che siate giocatori di vecchia data o nuovi esploratori, questo prodotto sarà capace di tenervi incollati fino a che non svelerete ciò che la Regola d'Oro cela sotto il suo misterioso potere".

17 - Kena: Bridge of Spirits

Un mondo vivace e brillante in grado di catturare e stupire con la sua magia, intrecciando natura e spiritualità nel calderone di una straordinaria avventura tradizionale. La trama di Kena: Bridge of Spirits è piuttosto lineare, ma non per questo priva di colpi di scena, ed è capace di toccare note emozionali davvero potenti durante le abbondanti 10 ore di gioco ricamate con amore da un team di soli 13 elementi.

"Queste caratteristiche, assieme a un level design e a un boss design degni di un tripla A, rendono il progetto una piccola perla che vale la pena vivere tutta d'un fiato, rimanendo ammaliati dai maestosi scorci che Ember Lab ha disegnato con una cura impressionante. Nonostante alcuni piccoli problemi e la necessità di qualche rifinitura, ciò che questi ragazzi e ragazze sono riusciti a creare è a dir poco straordinario, e non immaginiamo cosa saranno in grado di fare una volta accumulato un bagaglio di esperienze più ampio".

16 - Pathfinder War of the Righteous

Quando pensiamo al genere dei CRPG, due franchise saltano subito alla mente: Baldur's Gate e Divinity: Original Sin. Il primo, forte del sistema di regole di Dungeons and Dragons, ha permesso la creazione di titoli quali Icewind Dale e Planescape Torment, diventando il metro di paragone per ogni prodotto ispirato ai medesimi sistemi; il secondo, invece, ha colmato il vuoto lasciato da quelle saghe storiche, permettendo ai fan del genere di riscoprire un'esperienza incredibile riletta in chiave moderna.

"Con oltre 100 ore di gameplay e la possibilità di giocare effettuando scelte diverse ogni volta, Pathfinder: Wrath of the Righteous è un'opera eccellente, sia per gli amanti dei CRPG che attendono spasmodicamente l'uscita di Baldur's Gate 3, sia per i neofiti che si avvicinano al genere per la prima volta, incarnando la perfetta porta di ingresso su un sottobosco di produzioni che ha ancora tantissimo da dire".

15 - Monster Hunter Rise

Lasciata alle spalle la storia di Astera e le peripezie della Quinta Flotta alla scoperta del Nuovo Mondo, il team capitanato dal director Yasunori Ichinose (già artefice dei tre capitoli di Freedom per PSP e di Generations per 3DS), ci ha portato a conoscere il villaggio di Kamura, protagonista assoluto della rinascita del brand incarnata da Monster Hunter Rise.

"Gli sviluppatori di Capcom hanno saputo aggiornare la formula inserendo brillanti meccaniche che garantiranno centinaia di ore di divertimento sia ai veterani che, soprattutto, ai nuovi giocatori. È il solito, profondo, assuefacente e galvanizzante Monster Hunter, stavolta impreziosito da un sistema di movimento decisamente più dinamico e da alcuni accorgimenti più che azzeccati nel sistema di combattimento. Il passato ha incontrato il futuro in Monster Hunter Rise, e l'ennesima eccellente iterazione della serie di Capcom è oggi il perfetto punto di ingresso per i neofiti".

14 - Loop Hero

Sono rare le occasioni in cui possiamo raccontare e descrivere qualcosa di davvero originale. Il mondo di Loop Hero e i suoi abitanti sono stati imprigionati in un loop temporale infinito da un potente Lich. Come succede nel famoso film con Bill Murray intitolato "Ricomincio da Capo", quel mondo si rigenera ogni giorno, e ogni volta che il nostro personaggio viene sconfitto riparte dal villaggio: le persone che circondano il protagonista conservano solo vaghi ricordi, mentre noi ricordiamo tutto o quasi.

"Loop Hero è una produzione che ci ha colpito con la sua originalità e complessità, un titolo che vi farà perdere la cognizione di spazio e tempo, loop dopo loop. Devolver Digital non sbaglia un colpo, e Loop Hero è sicuramente un altro piccolo capolavoro che va ad aggiungersi ad una libreria ormai ineccepibile. Sono rare le occasioni in cui possiamo raccontare e descrivere qualcosa di davvero originale... aspettate, questa frase l'ho già sentita!".

13 - Psychonauts 2

Psychonauts 2 è un folle viaggio nella inesauribile fantasia di Tim Schafer, creatore di Monkey Island e Grim Fandango, un videogioco forse non perfetto, che a volte si accartoccia un po' troppo su sé stesso compiacendosi della sua pazzia, ma che alla base ha un sistema di gameplay solido e piacevole, anacronistico eppure estremamente divertente e coinvolgente, specialmente per chiunque abbia vissuto i favolosi anni '90.

"Tim e il suo team (scusate il pessimo gioco di parole) sono rimasti cristallizzati nel periodo a cavallo tra la fine degli anni '90 e i primi del 2000. Amano realizzare giochi dal sapore quasi antico, fuori dal tempo... ma non fuori tempo, perché se i risultati sono di questa caratura possono proseguire per altri due secoli proponendo la propria folle visione del medium".

12 - Death's Door

Un mondo splendido e pieno di segreti, in cui perdersi spinti dal più puro desiderio di avventura, in grado di stupire e affascinare chiunque. Un action adventure che regala tanta esplorazione, numerosi combattimenti ed enigmi, impacchettandoli sullo sfondo di un universo affascinante e capace di restituire una lore appassionante e ricca di segreti.

"Death's Door è senza dubbio un grande viaggio, uno di quelli in cui immergersi per più di 12 ore per avvicinarsi al 100% di completamento, nel tentativo di scoprire appieno un "figlio di Zelda" che, nonostante alcuni leggeri difetti, è troppo bello da vedere e troppo divertente da giocare per non essere consigliato a tutti. Soprattutto a chi abbia voglia di perdersi in un meraviglioso vagabondaggio".

11 - Tales of Arise

Tales of Arise è un JRPG che rispetta l'identità del franchise di cui fa parte, riuscendo a stare al passo coi tempi, modernizzando una formula che si è fatta largo nel cuore del medium per più di trent'anni senza tradirne in alcun modo l'ispirazione originale. Un prodotto in grado di far contenti tanto i fan di vecchia data della saga quanto i neofiti, che troveranno oltre i cancelli un'odissea dalle tinte originali eppure estremamente familiari.

"Accessibile, esteticamente appagante e dal ritmo sempre scorrevole, Tales of Arise è riuscito a rinfrescare il sistema di combattimento con un ottimo compromesso tra azione e strategia, senza però accantonare la componente parametrica. L'ottimo doppiaggio e la bellissima colonna sonora accompagnano alla perfezione un'avventura che merita assolutamente di essere vissuta e, perché no, magari rivissuta in Nuova Partita +".

10 - Metroid Dread

Quando ti chiami Yoshio Sakamoto, assisti al revival del sottobosco dei metroidvania, e sei la persona che ha regalato una forma a Samus Aran, è inevitabile sentire il desiderio di proiettare nel futuro la saga che ha scritto le regole del genere. Metroid Dread per Nintendo Switch è proprio questo: il frutto della volontà di creare un proseguo diretto dell'odissea di una delle eroine più amate nel mondo dei videogiochi, allineando meccaniche di gameplay ormai immortali alle più recenti ispirazioni artistiche e creative.

"Ci siamo veramente sforzati ma non abbiamo trovato un solo difetto a Metroid Dread. Non sarà il Prime 4 che molti aspettavano, ma non ne fa sentire assolutamente la mancanza. Del resto Metroid è nato in 2D e forse è questa la dimensione che rende più giustizia alla serie. Non possiamo quindi che consigliarlo caldamente a tutti, appassionati del genere o meno".

9 - Inscryption

Inscryption è un'originale e sorprendente follia che si fonda su elementi di satira, metagame e thriller mascherandoli sotto la veste di "semplice" gioco di carte. Daniel Mullins è un genio. Sì ok, forse è una definizione esagerata e forse il termine genio ha progressivamente perso valore proprio come lo ha fatto la parola capolavoro. Tuttavia rimane la più calzante per parlare del papà di Pony Island, The Hex e ora Inscryption, nuovissimo progetto di Mullins pubblicato da un nome che è praticamente sempre sinonimo di qualità, ovvero Devolver Digital.

"Inscryption ci ha catturato e affascinato andando oltre i confini del classico videogioco per "parlare" direttamente col nostro PC e con noi giocatori, rompendo la quarta parete e cercando di farci vivere davvero in prima persona un viaggio bizzarro e assurdo. Non tutti i tasselli si incastrano alla perfezione e forse il viaggio non termina al meglio, ma se l'universo indie sa ancora essere così affascinante il merito è di follie fuori dagli schemi come questa".

8 - Resident Evil: Village

Il perfetto punto di incontro tra l'anima horror e quella action della serie, un'esperienza immancabile per qualunque fan della saga: Resident Evil Village, in definitiva, è un trionfo. La storia di Ethan Winters si è arricchita di un nuovo tassello che va ad esplorare ulteriormente quel nutrito universo narrativo che da decenni sorregge un brand intramontabile.

"L'ottava iterazione numerata non si accontenta di essere la naturale evoluzione del già ottimo Resident Evil 7 ma si spinge addirittura oltre, grazie ad un'ambientazione ispiratissima e ricca di segreti da scoprire. Si tratta di un tipo di orrore ben diverso da quello sperimentato tra le strade di Raccoon City o nella magione di Jack e Marguerite Baker, ma è comunque un'esperienza che qualunque fan della serie deve assolutamente provare sulla propria pelle".

7 - Marvel's Guardians of the Galaxy

Marvel's Guardians of the Galaxy, l'ultimo action-adventure nato dall'accordo pluriennale tra Marvel Entertainment e Square-Enix, è indubbiamente una delle esperienze più galvanizzanti dell'anno. Sviluppato da Eidos Montréal, il titolo mette il giocatore nei panni di Star-Lord, l'autoproclamato leader dei Guardiani della Galassia, in un'avventura dalle tinte vibranti che vi porterà ad esplorare gli angoli più remoti dell'Universo Marvel sulle note di alcuni fra i migliori brani pop-rock degli anni '80.

"Azione, adrenalina e alcuni inattesi risvolti narrativi rendono questo progetto un must-have assoluto per i fan della Casa delle Idee. Divertente, citazionista, vario e spettacolare: questo è Marvel's Guardians of the Galaxy, una scommessa vinta per Eidos Montréal e, a mani basse, uno dei giochi più belli di questo 2021".

6 - Final Fantasy XIV Endwalker

A dieci anni di distanza dal momento in cui Final Fantasy XIV assunse la formula di A Realm Reborn, si è concluso quello che ha rappresentato il filone narrativo principale del videogioco MMO targato Square-Enix. Endwalker ha messo in cassaforte un gioiello che, senza mezzi termini, non si può più solamente definire come uno fra i migliori MMORPG di tutti i tempi, ma anche e soprattutto come uno dei migliori capitoli della saga di Final Fantasy mai realizzati.

In un'epoca che ha visto la storica serie di Square-Enix al centro del mirino degli appassionati per tanti, troppi motivi, il lavoro del team di Naoki Yoshida ha catturato oltre 20 milioni di videogiocatori in una trama eccezionale, creando al tempo stesso una "nuova" formula MMO capace di rispettare il tempo degli appassionati e di proporre un'offerta adatta a chiunque, a prescindere dalle ore a disposizione. Endwalker incarna semplicemente l'ultimo tassello di questo unico, eccezionale mosaico, ed era giusto conferirgli un riconoscimento "alla carriera".

5 - Deathloop

Deathloop è una meravigliosa e psichedelica chimera videoludica, un'affascinante ricettacolo di generi e meccaniche che mescola tutto il meglio di Arkane Studios andando alla ricerca della più pura unicità. Abbiamo la sensazione che in quest'opera siano stati piantati dei semi importanti per un domani capace di sintetizzare alla perfezione la tradizione e il futuro di quello che è senza ombra di dubbio uno fra i migliori team in circolazione.

"L'avventura di Colt Vahn, pur con i suoi bassi, è andata molto vicina alla costruzione di un capolavoro, prendendoci per mano di volta in volta su quella stessa spiaggia abbandonata e piena zeppa di bottiglie frantumate da chissà chi. Con quello stesso mare gelido e inospitale. Con quello stesso martellante mal di testa tra un misto di dopo sbronza e amnesia, ma soprattutto in quello STESSO. MALEDETTO. GIORNO!".

4 - Halo Infinite

Atteso, criticato, rinviato. Halo Infinite è finalmente giunto su qualsiasi piattaforma ospiti le radici del Game Pass, un servizio che ha completamente scardinato i dettami del mercato dei videogiochi. Un titolo che, bisogna ricordarlo, non racchiude solamente la prima campagna di quello che sarà un universo in costante evoluzione, ma anche un comparto multigiocatore free-to-play che rappresenta una fra le migliori esperienze sbucate nel corso degli ultimi cinque anni.

"Dopo Halo 4 e Halo 5 era lecito avere dei timori sulle scelte che avrebbe compiuto 343 Industries, a maggior ragione dopo l'annuncio di un "progetto decennale", ma oggi possiamo dire con certezza che lo studio americano ha colpito nel segno, regalando a tutti gli appassionati una ripartenza all'altezza del nome in calce all'opera e una storia che sa strappare più di qualche lacrima ai fan della prima ora. E la parte migliore, è che questo è solo l'inizio".

3 - Forza Horizon 5

La scelta di inserire un videogioco automobilistico di stampo arcade nella selezione di titoli candidati al Game of the Year fa paura, e fa paura al punto che il mastodontico lavoro di PlayGround Games non è riuscito a ritagliarsi uno spazio fra i protagonisti dei The Game Awards.

"I detrattori di Forza Horizon 5 vi diranno che questo quinto capitolo, malgrado riesca a migliorarsi sotto alcuni punti di vista, nasconde un'evidente pigrizia della casa di sviluppo, che impegnata a lavorare sul reboot di Fable si è concessa un ultimo Horizon fin troppo conservativo. La realtà, però, risiede altrove: il nuovo racing dello studio britannico mantiene sì molti sistemi che avevamo imparato a conoscere in precedenza, ma è sotto gli occhi di tutti come il gioco vada in una direzione totalmente inedita. Il risultato di questa ricerca ha prodotto uno dei migliori racing arcade di tutti i tempi".

2 - Returnal

Returnal è un videogioco incredibilmente divertente, punto, e basterebbe questa frase striminzita per incorniciare il lavoro svolto da Housemarque. Una software house che ha definitivamente fatto il salto di categoria, e che lo ha fatto attraverso un concept che ha poco o nulla da spartire con i blockbuster di oggi. "Non è un gioco per tutti" è una frase fin troppo vuota e abusata ma in questo caso ci tocca usarla almeno una volta, concedetecelo.

"Gli appigli per considerarlo un vero e proprio GOTY ci sono tutti, dalle fasi di shooting sempre divertenti e adrenaliniche fino ai profondi misteri di una insondabile protagonista e di un oscuro pianeta alieno. C'è talmente tanto materiale affascinante a sostegno del progetto che il tuffo nelle acque di Returnal rischia di trasformarsi in una vera e propria ossessione. Quello di Selene su Atropo è un viaggio imperdibile. La Pallida Ombra vi aspetta".

1 - It Takes Two

Il GOTY 2021 di Eurogamer.it è It Takes Two di Josef Fares e il suo team Hazelight. Una scelta legata a doppio filo con l'idea che il Game of the Year debba essere una produzione moderna e innovativa, capace di sintetizzare la spinta verso il futuro dell'arte del videogame, in questo caso incarnata da un'opera che seppur vicina alla tradizione, per di più in multigiocatore, risulta diversa dall'intero spettro del mercato.

"Il filone dei videogiochi cooperativi presenta tutt'ora potenziale inespresso, ma ciò non rende meno importanti i traguardi raggiunti da It Takes Two, a mani basse il miglior rappresentate del genere mai emerso fino ad oggi. L'opera realizzata da Fares non cessa mai di trasformarsi, alterando la sua stessa natura, al solo scopo di sorprendere e riempire di stupore i giocatori ad ogni singola svolta. Di videogiochi sull'amore non ne sono mai stati realizzati molti, e quelli che sono arrivati sul mercato hanno spesso vissuto fortune alterne. It Takes Two, al contrario, sarà forse ricordato come il primo di loro ad aver davvero fatto innamorare qualcuno: noi di lui".


Anche questo 2021, fatto di rinvii e di sorprese, di nuove console e di grandi servizi, di pesanti kolossal e piccole produzioni ambiziose è giunto al termine. Come ben saprete, il 2022 sarà un anno estremamente fitto di release, per certi versi anche fin troppo fitto, basti pensare al fatto che nel giro di pochissimi giorni, verso febbraio, metteremo le mani su Elden Ring, Dying Light 2 e Destiny 2: La Regina dei Sussurri. Un trend che non si esaurirà con l'incedere dei mesi, anzi, ci terrà impegnati fino all'uscita dell'attesissimo Starfield di Bethesda il prossimo autunno.

Di videogiochi, annata dopo annata, ne escono tanti, e il bello di questo settore è che la macchina non si ferma mai: che sia una nuova IP, un atteso ritorno, una rivoluzione o un piccolo titolo sbucato dal sottobosco indipendente, emerge sempre qualcosa in grado di riaccendere la passione, fosse anche solo per la durata di un singolo playtrough. Gli ultimi anni sono stati difficili per tutti, a causa della situazione pandemica che ben conosciamo, e i videogiochi si sono dimostrati straordinari alleati in un'epoca costellata di sacrifici.

Presto toccherà a voi dirci qual è stato il vostro Game of the Year, ma la storia è ben lungi dall'essere finita. Cos'avrà in serbo il 2022? Quale esperienza attendete più di ogni altra? Come disse Nick Hornby in Febbre a 90, qualunque cosa accada "c'è sempre un nuovo campionato". Ecco, allo stesso modo ci sono sempre nuovi videogiochi.