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Giochi del decennio: la flessibilità di Fortnite è il futuro dei giochi live - articolo

Ogni momento sembra unico.

Con l'arrivo del 2020 abbiamo deciso di celebrare i 30 giochi che hanno lasciato il segno negli ultimi dieci anni. Potete trovare tutti gli articoli pubblicati nell'archivio dei Giochi del decennio, e leggere dell'idea da cui è nato il progetto nel nostro editoriale.


Sta succedendo qualcosa a Risky Reels. Le auto stanno abbandonando il drive-in, lo schermo del cinema sta mostrando qualcosa. Dopo l'enorme buco nero che ha avviato il reboot in ottobre, quest'anno sembra quasi pittoresco. Ancora una volta Fortnite è il palcoscenico per qualcosa di nuovo, un rimescolamento di parti del suo mondo che si muovono in modo simile alle pedine di una partita a scacchi, posizionandosi in qualcosa di grande che verrà.

Sta diventando sempre più difficile ricordarsi delle origini di Fortnite. Non solo di quei primissimi giorni antecedenti al lancio della modalità battle royale e in cui era un gioco totalmente diverso, ma anche delle prime stagioni. E con le settimane che passano e la precedente isola risucchiata in un'altra dimensione, i ricordi vengono sempre meno. Perché il cambiamento è l'unica costante in Fortnite, un gioco che è felice di buttare giù tutto e ricostruirlo con la stessa rapidità di un missile lanciato a una delle torri nel late-game.

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Quando guardo altri giochi che cercano in tutti i modi di sostituirsi a Fortnite, o quanto meno essere così agili, lungimiranti e in grado di avere un forte impatto culturale quanto quello del gioco online di Epic, quel che manca loro è l'incredibile flessibilità e la velocità di cambiamento.

In appena due anni e qualche mese, Fortnite ha subito un completo reboot, arrivato in seguito a un pacchetto di 10 stagioni che hanno visto l'allestimento di un mondo che ha subito nell'ordine: un'era glaciale, la devastante eruzione di un vulcano, l'impatto di un meteorite, una lotta kaiju, pirati, zombi e una gita nel futuro, muovendosi volta dopo volta verso il prossimo evento in maniera molto rapida. .

Fortnite ha l'abilità di mettere in scena qualcosa (o qualche posto) per un tempo abbastanza adeguato perché vi manchi quando poi viene rimosso. Anche i passi falsi (solitamente oggetti troppo distanti nella zona forte) sono diventati parte della storia del gioco. Ricordate quando potevate estrarre dalla roccia la spada Infinity Blade, e l'Arco Esplosivo? Ricordate i mech?

Potrei scrivere pagine e pagine su tutte queste cose avvenute in Fortnite che ora non esistono più. Oggetti che sembravano cruciali per il modo in cui giocavo a quel tempo (Il Girosfera Baller, il Grappler, il Rift-to-go e gli Aeroplani) ed anche gli strani esperimenti che sembravano non dover durare a lungo: Pietra Ombra, i Cannoni dei Pirati, l'Inversione Tempesta o il Pupazzo di Neve.

E ci sono anche le location: lo strano bunker scientifico sotto il labirinto nelle Wailing Woods che è diventato vulcano, o il castello di Polar Peak che è arrivato completamente ghiacciato, solo per svelare più edifici mentre si scongelava, un prigioniero all'interno e anche un mostro gigante mono-occhio che seminava il panico nella mappa.

Quando questi elementi sono scomparsi dal gioco, sono spariti per sempre. Ed è proprio qui che il cambiamento di Fortnite diventa significativo. Vedere queste epoche arrivare ed andarsene in pochi mesi, vi fa provare una sensazione di unicità: sono periodi di tempo che non possono essere perduti, perché dopo essere stati vissuti andranno via per sempre.