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Axie Infinity e il 'colonialismo virtuale': i giocatori 'schiavi' abbandonano il gioco e i proprietari terrieri vanno in perdita

Giocatori impiegati come schiavi che non pagano la quota dovuta: la folle situazione in Axie Infinity.

Il mondo degli NFT è già “selvaggio” di suo, ma la storia di oggi tocca picchi di assurdità che raramente si sono visti raggiungere: in un gioco basato su NFT, tale Axie Infinity, alcuni giocatori hanno assunto il ruolo di veri e propri proprietari terrieri e hanno impiegato altri giocatori da utilizzare come manodopera a basso costo… i quali però stanno disertando.

Questi giocatori più abbienti sono ricorsi a lettere di lamentela indirizzate agli sviluppatori per evidenziare il fatto che i loro “scholars” (cioè praticamente i giocatori-schiavo) stanno abbandonando il gioco e non stanno più pagando le loro quote settimanali.

Queste quote vengono pagate in SLP (scrip), la valuta a cui gli sviluppatori hanno tagliato il tasso di emissione, dunque per molti giocatori è diventato difficile “guadagnare” abbastanza SLP, e pertanto il prezzo non si è più alzato quando hanno deciso di levare le tende e lasciare i “proprietari” senza impiegati.

In buona sostanza, i giocatori che hanno acquistato grosse porzioni di terreno spendendo altrettanto grosse somme in criptovaluta vedono i loro appezzamenti virtuali completamente svalutati, dopo che vengono proposti terreni gratuitamente per attirare nuovi giocatori: un’operazione di colonialismo sotto mentite spoglie che vede il suo capolinea più vicino che mai, insomma.

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Andrea Sergnese

Contributor

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