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BioWare: per l'ex director Aaryn Flynn gli studi di sviluppo dovrebbero essere più onesti con i giocatori

L'ex BioWare critica il lancio di giochi 'incompleti' o pieni di bug.

Sembra proprio che la pandemia di COVID abbia intensificato un problema dell'industria dei videogiochi presente fin dalla settima generazione.

L'industria ha vissuto momenti decisamente problematici fin dalla settima generazione in termini di bug, poiché negli ultimi anni si è visto che i videogiochi tendono ad includere più bug che mai, cosa che ha sempre scioccato non poco i fan.

Va detto che nelle generazioni passate, nel caso in cui ciò accadesse, c'erano due opzioni a causa della mancanza di aggiornamenti: o il prodotto veniva ritirato dal mercato e sostituito da una nuova versione corretta, cosa che molti fan hanno applaudito e che ha persino portato gli studios a cambiare le copie già acquistate, o il problema veniva completamente ignorato.

Nonostante tutto quello che è stato detto, va notato che gli aggiornamenti odierni permettono di correggere questi problemi senza dover effettuare grandi investimenti come nel primo caso. Tuttavia, questo ha portato molti studi a lanciare i giochi senza aver terminato il lavoro di "rifinitura", per cui le patch del day one sono quasi uno standard invece che un'eccezione, il che non è affatto piacevole, soprattutto perché se non si dispone di una connessione a Internet per qualsiasi motivo, il gioco sarà pieno di bug fino a quando non si potrà effettuare una correzione.

Questa situazione si è intensificata con il COVID, visto che i giochi sono stati rinviati o pubblicati così come erano. L'ex director di Bioware, Aaryn Flynn, ha parlato con VGC, affermando che i giocatori sono "nel giusto" nell'esprimere il loro disappunto per lo stato in cui arrivano alcuni videogiochi.

Alla luce di ciò, Flynn sottolinea che gli studi di videogiochi dovrebbero essere più sinceri quando parlano dei loro progetti. Queste parole potrebbero essere piuttosto curiose se si tiene conto del fatto che Bioware appartiene a EA, una società che spesso ha scelto di fare grandi guadagni a scapito del lancio di giochi così come sono, come nel caso di Anthem di Bioware.

Fonte: Ruetir.

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Matteo Zibbo

Contributor

Appassionato di videogiochi e musica (quella più rumorosa e veloce possibile), ha un'insana passione per i GdR occidentali che gli sta condizionando l'esistenza.
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