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Metal Gear Solid: sono passati già sette anni dalla conclusione e a Kojima 'manca tutto' di quella saga

Un Kojima nostalgico.

Sono sette anni che Metal Gear Solid ha trovato conclusione con il discusso The Phantom Pain, un titolo dalle caratteristiche innovative ma figlio dei dissapori interni tra Konami e Hideo Kojima, storico padre della serie. Sette lunghi anni in cui si sono vociferati anche remake dei primi capitoli o remastered, ma la verità è che non vedremo più nessun Metal Gear.

L'opera di Kojima è strattamente legata al proprio autore e in sua mancanza, quello che potremmo avere tra le mani, in un eventuale nuovo capitolo prodotto da Konami, sarà lontano dall'estro creativo dell'autore e dalla ricercatezza artistica di Shinkawa.

Nonostante tutto, con tweet, a Hideo Kojima manca tutto di quel periodo, cominciato con il primo storico Metal Gear per MSX 2 e proseguito forzatamente con V. Hideo Kojima ha cercato infatti di mettere tutta la sua passione cinematografica e letteraria in un videogioco, ispirandosi a Shibumi di Trevanian e ai Bond movie, sia originali che non.

Sono sette anni dunque, a Kojima manca tutto ma in realtà manca a tutti. Abbiamo avuto Death Stranding nel frattempo ma la freschezza e le innovazioni dei Metal Gear sono inarrivabili. Ma oltre ai sette anni dalla conclusione siamo anche nel bel mezzo dei 35 anni del franchise che noi di Eurogamer abbiamo raccontato in modo un po' particolare con questo articolo.

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