Skip to main content
Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

Ubisoft vuole giochi sempre più lunghi per farci spendere di più in microtransazioni

Aumentare il tempo di gioco aumenta anche l'acquisto di microtransazioni per Ubisoft.

La tendenza di Ubisoft di espandere i propri giochi con open world sempre più grandi in cui inserire sempre più attività secondarie che fanno da contorno a una storia principale sempre più longeva ha dimostrato due cose, in buona sostanza: che rinnovarsi e reinventarsi è passato in secondo piano, e che dal punto di vista di marketing la strategia funziona.

Nell'ultima conferenza con analisti e investitori, infatti, i dirigenti hanno diffuso delle statistiche in particolare riguardo la quantità di tempo trascorso dai giocatori in un gioco e come questa si relaziona con l'acquisto più probabile e più frequente di microtransazioni.

Far Cry 6 ha visto un aumento del tempo di gioco superiore del 45% rispetto a Far Cry 5, e il PRI (Player Recurring Investment, cioè un dato relativo alla spesa di contenuto aggiuntivo per un gioco) è aumentato del 30%. Questi dati vanno in favore anche di un'altra statistica, che ha portato Assassin's Creed Valhalla a segnare record assoluti per il franchise di Assassin's Creed come l'introito totale di un miliardo di dollari, poiché l'ultimo uscito della serie di punta adotta un modello live service andando a proporre contenuti gratuiti in aggiornamento, ragion per cui il tempo di gioco si estende, e grazie ad esso i giocatori sarebbero più portati a spendere ulteriori soldi in microtransazioni.

Questo genere di modello di marketing veniva propugnato sin dal 2017 con Assassin's Creed Origins, lo stesso anno dopo cui quasi tutte le IP di Ubisoft hanno cominciato a spostarsi verso il modello di open world massivo e/o con elementi ruolistici più o meno pesanti (da Ghost Recon Breakpoint, al summenzionato Far Cry 6, a Watch Dogs Legion, ad Assassin's Creed Odyssey).

I risultati e le intenzioni della compagnia nei confronti del modello live service dunque non sembrano far presagire un ritorno sui propri passi, bensì un'accelerazione sul modello corrente.

Guarda su YouTube

Fonte: Axios