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Gli organizzatori dell'E3 vorrebbero pagare media e influencer al fine di "controllare le informazioni e i contenuti"

Un discusso cambiamento che farebbe parte della strategia di rinnovamento della manifestazione.

Gli organizzatori dell'E3 sperano di pagare media e influencer al fine di controllare le informazioni e le coperture che escono dallo show di Los Angeles.

Organizzato dall'ESA negli Stati Uniti, l'E3 ha continuato il suo costante declino in questa generazione mentre i publisher tengono i loro eventi al di fuori dello show - o peggio - si rifiutano di partecipare.

L'anno scorso Sony ha evitato del tutto l'E3, mentre Microsoft ha bloccato tutti i suoi giochi ed eventi in programma nel suo teatro.

EA, Ubisoft e Bethesda hanno tenuto tutti eventi fuori sede prima che l'evento iniziasse, mentre Activision è stata assente dal palco, ospitando invece riunioni in un hotel vicino.

La cosa più seria per l'ESA e l'E3 quest'anno è stata la scioccante perdita di dettagli personali dei media, influencer e analisti. Le informazioni di oltre 2.000 partecipanti erano disponibili sul sito ufficiale e giorni dopo è stato scoperto che la perdita era molto peggio di quanto inizialmente rivelato.

Ora è emerso che gli organizzatori dell'E3 hanno intenzione di pagare i media nel tentativo di mantenere vivo l'interesse per un evento che continua a scivolare verso l'irrilevanza con il passare degli anni.

L'ultima proposta dell'ESA ai suoi membri, pubblicata su GameDaily, propone di trasformare l'evento un tempo unico nel settore in un festival di giochi per fan e media. Oltre a collaborazioni retribuite con i media e influencer, l'ESA spera di pagare celebrità e team sportivi per partecipare ed esibirsi.

Mentre l'ESA potrebbe perseguire accordi pubblicitari con i media, afferma chiaramente che intende "creare partnership a pagamento con i media per aumentare esponenzialmente la portata dell'E3 e dei suoi partner".

Il pagamento dei media "consente all'ESA di controllare il contenuto e il messaggio".

I membri dell'ESA hanno apparentemente abbattuto l'idea di pagare le celebrità, ma hanno approvato altri 10.000 pass per i consumatori. Inoltre, potrebbe esserci un giorno solo dedicato alla stampa.

Altri piani proposti includono gli orari degli appuntamenti per vedere giochi, intrattenimenti in coda e uno showfloor riprogettato per ospitare eventi.

Mentre l'ESA potrebbe voler spingere l'E3 2020 come un festival dei giochi, la partecipazione allo spettacolo di Los Angeles è stata sminuita da show che già soddisfano il grande pubblico, come sottolineato dall'analista Daniel Ahmad.

Sebbene nessuno di questi piani sia ufficiale, il tono dell'ESA evidenzia un disperato tentativo di cambiare un evento che non sembra più essere al passo con i tempi.

Che ne pensate?

Fonte: VG247.

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Matteo Zibbo

Contributor

Appassionato di videogiochi e musica (quella più rumorosa e veloce possibile), ha un'insana passione per i GdR occidentali che gli sta condizionando l'esistenza.

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