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EA prevede un futuro esclusivamente free-to-play

Peter Moore: "Agli hardcore gamer non piacerà."

Secondo Peter Moore di EA, quasi tutti i videogiochi mainstream sono destinati a un futuro free-to-play interamente basato sulle microtransazioni.

In un'intervista rilasciata a Kotaku, Moore ha insistito sul fatto che tutto questo non solo sia inevitabile, ma che sia anche una cosa buona per l'industria.

"Credo che alla fine le microtransazioni saranno presenti in ogni titolo, ma che i giochi o l'accesso agli stessi sarà completamente gratuito", ha detto.

"Credo che sia inevitabile che questo accada entro i prossimi cinque anni, 10 al massimo".

"In fin dei conti, per fare un esempio... nessuno mi chiede dei soldi quando entro da Gap in un centro commerciale. Posso entrare nel negozio, godermi la musica, guardare i jeans e il resto dei capi, ma se voglio acquistare qualcosa devo metter mano al portafoglio".

"Agli hardcore gamer tutto questo non piacerà", ha continuato.

"Ma come abbiamo visto recentemente grazie alla Wii, che ha fatto alzare la mamma dal divano con Wii Sports, ad EA Sports Active, che ha soddisfatto le donne che amano fare esercizio fisico, o a tutti i titoli sociali (Rock Band, Guitar Hero) che hanno allontanato i videogiochi dall'immagine dell'adolescente chiuso nella propria camera, chiunque è un giocatore. Chiunque sia in grado di muovere l'indice su un touch screen è un giocatore".

Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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