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Jonathan Blow parla della dissonanza ludonarrativa e dei problemi della narrazione nei videogiochi

"La narrazione nei videogiochi è terribile rispetto agli altri media".

Nel caso in cui abbiate seguito lo sviluppo e l'uscita di Braid e The Witness, molto probabilmente sarete incappati in qualche dichiarazione di Jonathan Blow, creatore e mente dietro a questi progetti.

Blow è stato intervistato dal Time e ha parlato della dissonanza ludonarrativa e dei problemi dello storytelling all'interno dei videogiochi.

La dissonanza ludonarrativa si ha quando c'è una certa disconnessione tra la storia di un gioco, i temi trattati e l'azione a schermo. Quando ad esempio il tema principale è l'amore, la famiglia e a conti fatti a schermo, per la maggior parte del tempo, non si fa altro che sparare e uccidere. Blow sottolinea come questa disconnessione non sia presente solo nei videogiochi ma anche, per esempio nei film.

"Puoi avere un film che teoricamente parla di amore e famiglia ma in cui questi argomenti occupano solo 15 minuti mentre per un'ora e più ci si trova di fronte a sequenze di azione e a un eroe che elimina maree di "nemici". Il film vuole togliere gli aspetti umani dai cattivi in modo da farvi pensare che sia giusto ucciderli. Questo è il modello di business dei film. Proporre eccitazione e i concetti riguardanti la famiglia rappresentano solo un leggero strato che giustifica le scene d'azione."

Secondo Blow la stessa cosa succede in giochi come Uncharted o Red Dead Redemption e quello della dissonanza ludonarrativa è un problema tutt'altro che semplice da risolvere. Un altro problema del mondo videoludico riguarda invece la qualità della narrazione.

"Quando le persone affermano che dei giochi hanno delle belle storie penso che lo facciano solo perché le paragonano a quelle di altri videogiochi. Paragonarle a bei film o bei romanzi vi farà capire che le storie in questione sono terribili. Al massimo sono paragonabili a quelle di serie TV in cui c'è un villain e qualcuno che cerca di sconfiggerlo. È molto semplicistico.

"Anche tutti questi giochi che vincono dei premi. Il punto in cui si trovano i giochi in termini di narrativa...non è Moby Dick, non è Orgoglio e Pregiudizion. Uncharted probabilmente è al livello delle migliori serie TV ma non è, in senso assoluto, una bella storia. Non fa giustizia ai millenni di storytelling attraverso cui l'uomo è passato."

Blow non vuole attaccare dei giochi in particolari ma semplicemente evidenziare i problemi della narrazione all'interno del medium videoludico. Cosa pensate delle sue dichiarazioni?