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Perché PlayStation ha abbandonato l'E3? Ce lo spiega un ex vicepresidente Sony

Meno chiacchiere, più informazioni.

Per molti anni, l'E3 è stato il luogo dove sviluppatori e publisher si riunivano per annunciare al mondo intero i loro nuovi progetti, sia alla stampa specializzata, sia ai giocatori che seguivano l'evento da casa.

Con il passare del tempo, tuttavia, alcune società hanno deciso di ridurre la propria presenza alla fiera di Los Angeles, in favore di eventi alternativi, come Nintendo con i suoi Direct digitali.

Una delle perdite più clamorose degli ultimi tempi fu tuttavia Sony e il suo intero brand PlayStation quando, l'anno scorso, la compagnia annunciò pubblicamente la sua assenza dall'E3 2019. Non ci sarebbero state conferenze e nemmeno presentazioni speciali, assolutamente niente.

Anche senza lo zampino del coronavirus che ha costretto gli organizzatori dell'E3 a cancellare l'evento nel 2020, Sony non avrebbe presenziato nemmeno in questa edizione. Sebbene nel 2019, le malelingue vedevano dietro il ritiro di Sony lo spettro dell'assoluto vuoto cosmico da mostrare, nel 2020 con la next-gen all'orizzonte e giochi come The Last of Us Parte 2 e Ghost of Tsushima imminenti, quali motivi avrebbe avuto Sony nell'evitare uno dei palcoscenici più famosi del mondo videoludico?

Le teorie sono tante e a queste possiamo aggiungere anche quella di Adam Boyes, ex vicepresidente PlayStation, dedicato alle relazioni con le terze parti. Secondo il suo parere, l'abbandono dell'E3 è stato dettato dal cercare nuovi mezzi per catturare le attenzioni dei consumatori, ormai abituati a voler tutte le informazioni necessarie in modo immediato e senza troppi complimenti:

"Penso che stilisticamente parlando, se diamo un'occhiata alla distribuzione dei contenuti, che sia lo State of Play di PlayStation o i Nintendo Direct, oppure il reveal di Xbox Series X di Microsoft, stiamo migrando verso un approccio "a compilation", dove le persone vogliono solo avere contenuti, contenuti, contenuti a raffica e, nel caso di Series X, un piccolo approfondimento post-presentazione. Penso che questa è la direzione che stanno intraprendendo e credo perché ci troviamo nell'era del "dammi subito" di TikTok, le persone vogliono solo vedere roba nuova. Se diamo uno sguardo all'E3 dle 2013, 2014 e 2015, appare subito incredibilmente datato.".

Senza dubbio, gli utenti sono sempre ben felici di ricevere le informazioni che desiderano senza "fuffa" a rallentare i reveal. L'E3 tuttavia non era seguito solo per gli annunci e i reveal, ma anche per i vari spettacoli e siparietti che le varie corporation montavano per apparire "cool", risultando invece parecchio imbarazzanti.

Da questo punto di vista, è un peccato che Sony abbia deciso di abbandonare l'E3, ma se l'alternativa è un evento digitale di puri e semplici annunci, che fanno contenti sia i giocatori che la compagnia stessa, risparmiando così i soldi di una conferenza, allora la possiamo considerare una vittoria per tutti.

Cosa ne pensate? Anche secondo voi Sony ha abbandonato l'E3 in un tentativo di evolvere la propria comunicazione?

Fonte: GameRanx

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Marcello Ruina

Contributor

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