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Google Stadia nei piani iniziali doveva essere un 'mostro di potenza'

I retroscena sullo sfortunato servizio svelati da uno sviluppatori.

Come vi abbiamo riportato qualche giorno fa, Google Stadia sta per giungere al termine: il servizio infatti verrà chiuso a gennaio del prossimo anno e mentre diversi sviluppatori stanno cercando di aiutare chi ha acquistato un gioco per il servizio offrendo codici, c'è chi invece rivela alcuni retroscena interessanti.

Nelle pagine di Multiplayer, uno sviluppatore che è voluto rimanere anonimo ha dichiarato che in teoria Google Stadia doveva essere effettivamente un "mostro di potenza", almeno nei piani.

Nei primi documenti ufficiali infatti parlavano di server contraddistinti da ben 4 CPU e 4 GPU utilizzabili per ogni gioco, oltre al fatto che il tutto sarebbe stato contornato da un'enorme quantità di RAM. Insomma, secondo quanto riportato dallo sviluppatore ogni macchina costava più di 10.000 dollari, tant'è che il suo studio con così tanta potenza, stava già pensando a come sfruttarla nei giochi.

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Sfortunatamente nei mesi successivi le cose hanno iniziato a non andare per il verso giusto, con Google che aveva cambiato il suo piano (ora un server doveva far girare quattro giochi e non più uno solo), e con la potenza di Stadia inferiore così a PS5 e Xbox Series X/S, con lo studio dello sviluppatore che ha lasciato il 4K per il suo progetto, in modo da stabilizzarsi sui 1080p.

Il triste epilogo poi è ben noto a tutti.

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