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The Elder Scrolls V: Skyrim

A Londra a caccia dei draghi di Tamriel.

Escamotage a parte, un'altra questione rimasta aperta (e che chiariremo solo in sede di recensione) è la varietà delle ambientazioni. Gli interni di The Elder Scrolls V: Skyrim saranno monotoni come quelli del predecessore? Si tratta di una faccenda non da poco, proprio perché essere circondati dalle stesse cose, in fondo, non piace a nessuno.

Non siamo in grado di dire se Bethesda abbia risolto o meno questa problematica, visto che abbiamo potuto provare il gioco solo per alcune ore, ma è certo che durante la nostra prova abbiamo riscontrato moltissime somiglianze tra le gli interni del quarto e del quinto episodio del franchise. Al momento possiamo solo dire che l'annunciata varietà nella composizione delle texture non è stata del tutto raggiunta, e che alla bellezza degli spazi aperti non corrisponda quella degli interni.

Il discorso sul pacchetto grafico del titolo si arricchisce poi altri dettagli: la software house statunitense ha curato in ogni particolare la riproduzione dei set all'aperto, ricchi di foreste che richiamano quelle de Il Signore degli Anelli (l'aspetto che maggiormente mi ha colpito, da appassionato dell'epopea tolkieniana), che sono popolate di una ricca fauna.

Quest'ultima si compone dei classici lupi, un ostacolo in più sul cammino dei nottambuli, ma pure di conigli e bisonti, nonché delle tante varietà di pesci che potremo pescare per assicurarci qualcosa da mettere sotto i denti. In un simile contesto tornano utili le variazioni temporali e climatiche che, sfruttando il passaggio dalla notte al giorno ma soprattutto dal sole alla neve, rendono molto credibili i cambiamenti nell'ampia popolazione animale delle location.

Nota di merito per la colonna sonora del titolo, particolarmente ispirata e adeguata alle vicende cui andremo incontro. A pezzi di una certa leggerezza, proposti non a caso in soleggiati momenti di calma, seguono brani eseguiti al pianoforte che appesantiscono l'atmosfera, conferendole un tono di solennità che non dispiacerà agli appassionati del genere fantasy. Da sottolineare poi la bontà dei campionamenti di suoni come l'acqua delle sorgenti o l'incedere dei passi, che abbiamo potuto apprezzare grazie all'utilizzo di cuffie 5.1 presenti in sede di presentazione.

In conclusione, che amiate od odiate la serie, The Elder Scrolls V: Skyrim merita tutta la vostra attenzione: Bethesda ha lavorato per limare i difetti riconosciuti del franchise, riuscendo a proporre un titolo che piacerà anche ai giocatori meno pazienti. Chi invece lo attendeva con un pizzico di timore può dormire i proverbiali sonni tranquilli: il profondissimo gameplay, puntellato da sottoquest varie e intriganti nonché unito ad atmosfere cupe e architetture più uniche che rare, farà la gioia degli amanti della longevità.

Restano da verificare alcuni aspetti, soprattutto in chiave tecnica, ma è già chiaro come l'ottimo Oblivion abbia trovato un sequel degno della sua fama.

The Elder Scrolls V: Skyrim sarà disponibile per PC, Xbox 360 e PlayStation 3 l'11 novembre.