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Alien nel medioevo. Gli affascinanti rumor su Black, uno dei tanti progetti di Bloober Team

I creatori di The Medium e Layers of Fear vengono accostati a Silent Hill ma hanno già lavorato a qualcosa di davvero ambizioso?

Bloober Team ha innegabilmente talento. Certo, tutti i lavori del team polacco da Layers of Fear fino a The Medium passando per Observer (probabilmente il loro titolo migliore) hanno dei difetti e problemi spesso legati soprattutto al gameplay ma all'interno del genere horror questa software house è una di quelle che sembra sempre sul punto di consacrarsi definitivamente, inciampando puntualmente a pochi metri dall'ambito traguardo.

Mentre la software house viene nuovamente accostata a Silent Hill e a una possibile collaborazione con Sony, è spuntato un rumor su uno dei progetti precedentemente in sviluppo. Precedentemente perchè a quanto pare il titolo sarebbe stato quanto meno modificato pesantemente se non addirittura cancellato.

Non è la prima volta che sentiamo parlare di Black, un nome in codice che gira sul web da più di un anno. Alcune informazioni in merito sono ufficiali e ne avevamo già scritto: un gioco story-driven in prima persona con elementi action, di esplorazione, survival e di combattimento in mischia caratterizzato da scelte morali profonde che avrebbero portato a uno di almeno due finali differenti. L'ambientazione? Il medioevo. I nemici? Una misteriosa razza aliena.

Medioevo e alieni. Un mix potenzialmente molto intrigante che, unito al fatto che il combattimento si sarebbe presentato come completamente opzionale e molto complicato rispetto a un approccio stealth più consigliato, avrebbe avuto il potenziale per dare vita a un survival horror da non sottovalutare.

Questi sono gli elementi ufficiali che Gamepressure ha riassunto in un report che rivela come Black fosse in realtà un videogioco di Alien ambientato nel medioevo. La razza aliena a cui si fa riferimento sarebbe quindi proprio quella degli xenomorfi, che in Black venivano venerati come delle divinità da un vero e proprio culto. Questo quanto meno fino al risveglio della creatura e al coinvolgimento dei giocatori in un ruolo non troppo dissimile a quello di Amanda Ripley in Alien Isolation.

Immaginate l'immaginario di Giger che incontra quello di Zdzisław Beksiński (artista centrale per il lavoro di Bloober Team. Fantastico!

Secondo il report, Bloober aveva pensato praticamente a tutto arrivando a coinvolgere un'entusiasta 20th Century Fox e ottenendo anche il benestare e l'approvazione del regista Ridley Scott. Era stata delineata anche una possibile strategia marketing con il reveal del gioco con il nome Black Plague e la presenza di tutti gli elementi centrali (survival horror medievale con un culto che venera una divinità misteriosa e mostruosa) tranne lo xenomorfo. Solo successivamente ci sarebbe stato spazio per un reveal dell'alieno più approfondito e potenzialmente molto efficace a livello di puro marketing.

Black sulla carta esiste ancora ma come spiegato ufficialmente da Bloober è stato modificato pesantemente e di conseguenza non dovrebbe essere collegato in alcun modo al franchise di Alien. La colpa sarebbe da attribuire a Disney dato che l'acquisizione di 20th Century Fox avrebbe messo in standby il progetto fino al successivo rifiuto definitivo del colosso dell'intrattenimento.

Lo studio polacco ha commentato il report dichiarando: "in quanto Bloober Team ci preoccupiamo di realizzare videogiochi horror, non di commentare rumor" quindi nulla di confermato ma un report così dettagliato e interessante meritava di essere "raccontato".

Anche solo per la tanta voglia di un nuovo videogioco di Alien davvero horror. Cosa ne pensate? Vi sarebbe piaciuto un Alien di questo tipo?

Fonte: GamePressure