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Riot Games nella bufera: il CEO Nicolo Laurent accusato di molestie sessuali e discriminazione di genere

Una nuova causa legale e Riot è di nuovo nei guai.

Lo sviluppatore di League of Legends, Riot Games, è al centro delle notizie, ma per i motivi sbagliati. Questa volta grazie a una nuova causa che accusa l'amministratore delegato Nicolo Laurent di molestie sessuali, discriminazione di genere e licenziamento ingiusto.

La causa, come riportato dal Washington Post, è stata presentata alla Corte superiore della contea di Los Angeles a gennaio dall'ex assistente esecutivo di Riot Sharon O'Donnell, entrata in azienda nel 2017 e licenziata lo scorso luglio.

Nella causa, O'Donnell afferma che Laurent l'ha sottoposta a numerosi commenti sessuali, invitandola a viaggiare con lui e a lavorare da casa sua quando sua moglie era assente. Quando O'Donnell ha rifiutato, si presume che Laurent sia diventato ostile, limitando le sue responsabilità sul posto di lavoro e alla fine facendola licenziare dopo aver segnalato l'incidente al dipartimento delle risorse umane di Riot.

Si presume che Laurent abbia anche fatto commenti umilianti concentrandosi sul genere di O'Donnell, criticando il suo "tono offensivo" e dicendo che dovrebbe essere "più femminile".

In una dichiarazione fornita ai media in risposta alla causa, Riot ha scritto: "il querelante è stato licenziato dalla società più di sette mesi fa sulla base di molteplici reclami ben documentati da una varietà di persone. Qualsiasi altro suggerimento è semplicemente falso".

Tuttavia, la società afferma di aver istituito un comitato speciale del suo consiglio di amministrazione per supervisionare un'indagine - condotta da uno studio legale esterno - sulle accuse. Laurent ha "promesso la sua piena collaborazione e supporto durante questo processo, e [l'azienda è] impegnata a garantire che tutti i reclami siano esaminati a fondo e adeguatamente risolti".

"Fondamentale per la trasformazione della cultura è prendere molto sul serio tutte le accuse di molestie o discriminazioni, indagare a fondo sulle denunce e intraprendere azioni contro chiunque si trovi ad aver violato le nostre politiche", ha affermato Riot.

Vi riporteremo tutti i nuovi dettagli sulla vicenda appena sarà possibile.

Fonte: Eurogamer.net.