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The Last of Us Parte II: Neil Druckmann difende il comportamento di Joel tanto criticato dai fan

Il director di The Last of Us Parte II difende alcune scelte.

Il controverso sequel di The Last of Us Parte II non ha soddisfatto tutti i fan. Soprattutto un evento ha sconvolto visibilmente i fan: ovviamente stiamo entrando nel campo degli spoiler e se non avete ancora giocato il sequel vi consigliamo caldamente di non proseguire con la lettura.


Tra le varie lamentele, l'utente Twitter M.O ha criticato il presunto cambiamento di personalità di Joel. Nella prima parte si è presentato come un sopravvissuto esperto che non si fida degli estranei e agisce con cautela in ogni situazione. Nel seguito, invece, si lascia tentare di seguire uno sconosciuto nel loro nascondiglio, anche se è consapevole di ciò che attende.

Il direttore creativo Neil Druckmann non vede alcuna contraddizione in questo. Ha risposto personalmente al tweet e ha spiegato perché il comportamento di Joel è del tutto comprensibile. Per quanto riguarda il primo motivo, lui e suo fratello non hanno altra scelta, perché altrimenti gli infetti avrebbero ucciso i due. Per quanto riguarda il secondo motivo, già nella prima parte, Joel si è fidato di uno sconosciuto, accanto al quale si è persino addormentato. Naturalmente, questo si riferisce a Henry, che in seguito abbandona lui ed Ellie per salvare suo fratello Sam.

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Alcuni fan la vedono allo stesso modo e si uniscono a Druckmann. Altri, invece, pensano che le due situazioni non siano comparabili. Dopotutto, Sam ha impedito a suo fratello di sparare a Joel. Segno che i due hanno una mentalità pacifica.

Fonte: Dualshockers