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Assassin's Creed: Revelations - Reloaded

Vale la pena come antipasto in attesa di Assassin's Creed III?

La corsa all'oro della stagione prenatalizia è ormai incominciata e con essa anche l'attesa spasmodica per tutti quei titoli tripla A che da qui a dicembre arriveranno sulle console e PC. Tra questo non v'è dubbio alcuno che vi sia Assassin's Creed III, sia per il netto cambio di ambientazione rispetto ai precedenti capitoli, sia per le novità a livello di gameplay che Ubisoft ha introdotto.

Con questo Reloaded ci siamo occupati di Assassin's Creed: Revelations per capire quanto, a distanza di quasi un anno dalla sua pubblicazione, possa valere la pena mettere le mani al portafogli per portarsi a casa il quarto episodio della serie. Dal punto di vista prettamente qualitativo, potete fare riferimento alla recensione originale per farvi un'idea di cosa vi aspetta in termini di magnificenza tecnica e livello qualitativo del gameplay.

Desmond all'interno dell'Animus: un gioco nel gioco suggestivo ma piuttosto semplice.

Preso a se stante, Assassin's Creed: Revelations è sicuramente un titolo eccellente che però, come avevamo indicato nella nostra recensione, mostrava i primi sintomi della ripetitività per quanto riguarda il gameplay. Le novità legate alle armi a disposizione di Ezio come il rampino, la costruzione degli esplosivi o il minigioco tower defense dedicato ai covi, non hanno poi rappresentato una reale evoluzione del gameplay sviluppato in Assassin's Creed II e Brotherhood.

A compensare la mancata evoluzione in termini di gameplay, troviamo però lo sviluppo delle vicende legate alla mela dell'Eden che collega i tre personaggi principali fin qui incontrati nella storia ovvero Desmond, Altair ed Ezio. Tutti e tre sono infatti presenti e controllabili in Revelations.

Se avete quindi giocato tutti i capitoli della serie fino a Brotherhood, apprezzandone l'evoluzione della trama, Revelations si conferma come un episodio da provare assolutamente anche a distanza di un anno, nonostante le poche innovazioni sul fronte delle meccaniche di gioco principali.

"Revelations si conferma come un episodio da provare anche a distanza di un anno, nonostante le poche innovazioni"

Il trailer multiplayer di Assassin's Creed: Revelations.

Questo anche in previsione dell'imminente arrivo di Assassin's Creed III sui vostri schermi. È piuttosto ovvio, tenendo in considerazione il finale di Revelations, che le vicende ambientate all'epoca della Guerra d'Indipendenza americana siano la diretta conseguenza di quanto accaduto nella concatenazione degli eventi che lega i quattro titoli precedenti.

Come al solito non mancano i motivi complementari all'acquisto: il primo è il multiplayer, basato su quello dell'ottimo Brotherhood con l'aggiunta di alcune modalità inedite. Su PC, complice anche il numero di copie vendute e il non eccezionale supporto di Uplay, si può dire che non sia presente una community su cui fare affidamento. Nettamente migliore è invece la situazione per quanto riguarda le versioni console, che a tutt'oggi permettono di trovare partite attive per le modalità multiplayer più giocate, anche se non a tutte le ore del giorno.

Istanbul è realizzata in modo splendido, come tutte le città giocate nei panni di Ezio, del resto.

Con ogni probabilità l'arrivo di Assassin's Creed III decimerà l'attuale comunità giocante, ma visto il numero di copie vendute è estremamente probabile che ancora per alcune settimane sarà possibile giocare a nascondino con i sicari di Revelations creati da Ubisoft.

"A tutt'oggi su console si possono trovare partite attive per le modalità multiplayer più giocate"

Ubisoft si è data da fare anche sotto il profilo dei DLC: prima ancora del lancio le versioni preorder e Collector's prevedevano alcuni contenuti extra sotto forma di capi di vestiario, ma è stato con la pubblicazione del The Ancestors Character Pack (quattro classi multiplayer extra) che è iniziato il vero supporto postvendita.

In seguito è stata la volta del map pack Mediterranean Traveller, con quattro nuove mappe e achievement, per concludere con The Lost Archive, in cui il giocatore impersona il Subject 16 col quale Desmond dialoga in Revelations in una serie di livelli ambientati nell'onirica realtà virtuale dell'Animus.

Quindi, per rispondere alla fatidica domanda che ci poniamo in chiusura di ogni Reloaded, possiamo dire che valga la pena di mettere le mani al portafogli per portarsi a casa Assassin's Creed: Revelations.

Nonostante sia poco più di un iterazione del suo predecessore, è realizzato tecnicamente in modo impeccabile, presenta una longevità notevole, ma soprattutto è importante nella serie Assassin's Creed per come chiude un'epoca e ne apre un'altra dal punto di vista narrativo. Il multiplayer e i DLC sono un extra gradito ma non rappresentano il motivo primario dell'acquisto, che tuttavia trova una spinta decisiva sul fronte del prezzo.

Il filmato di presentazione del DLC The Lost Archive.

È infatti interessante notare come sugli store dei maggiori retailer online, la versioni console si aggirino sui 28 Euro, mentre quella PC sia disponibile alla cifra "da furto" di 12 Euro, un valore giustificato probabilmente dalla scarsa comunità multiplayer che rende solo il single player effettivamente fruibile.

In entrambi i casi il rapporto qualità prezzo è più che giustificato per fare da apripista alle vicende del nativo americano Connor Kenway. E stando alle prime occhiate che abbiamo potuto dare ad Assassin's Creed III, grosse sorprese sono in serbo per gli appassionati dell'Animus...