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Minecraft Xbox One Edition - review

2,5 miliardi di dollari spesi bene?

Un affare da $2.5 miliardi, quello che ha portato Mojang tra le braccia di Microsoft nelle scorse ore, non nasce da un giorno all'altro. Affonda le proprie radici, anzi, in un fenomeno videoludico e culturale che porta il nome, e la firma, di Minecraft.

Un successo planetario, multiformato, al punto da non appartenere com'è giusto che sia a questa o a quella piattaforma ma al mondo dei videogiochi tutto, senza distinzione e fanboyismi (scusate il neologismo) che tengano.

Un successo assistito dalla mano ormai sapiente di 4J Studios, che ha portato Mojang ad arrivare su una pletora di console old e next-gen ragguardevole, Xbox One compresa. La console di Microsoft, dopo le tante polemiche sul trattamento riservato agli sviluppatori indie, ha accolto a braccia aperte una nuova e omnicomprensiva edizione di Minecraft, che tanto bene aveva fatto su Xbox 360 con la prima edizione del titolo ad uscire dall'orbita PC e mobile.

E la differenza, rispetto al passato recente, è notevole. Minecraft: Xbox One Edition offre mondi radicalmente più ampi e vari se confrontati con quelli per Xbox 360 e PlayStation 3, più popolati sia di ambienti che di flora e fauna. Uno step, questo, tutt'altro che da sottovalutare perché avvicina sostanzialmente Minecraft per console alla controparte ormai ricchissima per PC.

Magica e pericolosa è la notte di Minecraft.

Chiaramente il divario rimarrà mostruoso fin quando la community di Xbox One non crescerà per quantità e qualità, e finché non si apriranno le porte alla creatività del popolo di modder (sino ad oggi sopperita coi pacchetti di skin a pagamento), che tanto lustro ha dato al prodotto partorito dalla mente di Markus "Notch" Persson, autentica rockstar dell'entertainment.

Ma, diciamoci la verità, alla platea che gioca stesa sul divano (con tre amici in split-screen o altri sette su Xbox Live, come su piattaforme old-gen) può andar bene anche così. Può andar bene immergersi, anche per l'ennesima volta, nella prima notte di sopravvivenza. Nel mio caso, questa ha riservato un paio di sorprese niente male. Liberi di non crederci, al calare del sole non sono incappato in nessuno degli esponenti del ricco bestiario di Minecraft: Xbox One Edition, pur avendo per la consueta buona maniera e precauzione lavorato ad un bel riparo incavato nella roccia.

Sono "nato" affianco ad un discreto giacimento di carbone e ferro, e questo mi ha permesso di avviare a strettissimo giro la mia prima, operosissima fornace. Il tavolo da lavoro, la cassa, il letto: tutti oggetti, anzi strumenti, che nel corso delle ore spese all'interno della scatola di Mojang abbiamo imparato a conoscere a menadito e che sono entrati nell'immaginario pop degli anni 2000.

Prima notte tranquillissima, sì. Ed è stato lì che ho guadagnato in baldanza, in confidenza nei miei mezzi e nelle mie capacità affinate in anni e anni di Minecraft: Xbox One Edition. Sono bravo, sì, proprio bravo: cosa vuoi che mi facciano quei quattro ragnetti... Poi è arrivata la seconda notte e sono tornato a comportarmi come il bambino che per paura dell'uomo nero si mette la copertina fin sopra gli occhi.

Il nuovo quartier generale di Xbox: in basso a sinistra potete vedere il trono di Phil Spencer.

Sì, perché nella mia incosciente ricerca di materiali ho scovato un creeper che senza alcuna spiegazione plausibile non si era infiammato alla luce del sole. Il tempo di incrociare il suo sguardo ed ero già schizzato via verso il riparo che la notte prima mi aveva dato sicurezza. Una lezione di gioco e vita insegnata dal maestro crafting, che tanto ti dà in stupido entusiasmo e tanto è capace di toglierti.

Sfuggire dalle grinfie del creeper, o di qualunque altra creatura malvagia popoli Minecraft, è possibile e semplice ma non immediato come nella controparte per PC. La scelta di affidarsi al doppio "click" sulla levetta Minecraft: Xbox One Editionsinistra è da un lato funzionale, perché consente di affidare altre mansioni ai pulsanti rimanenti, ma di certo non naturale e soggetto a una curva di apprendimenti leggermente ripida.

Lo stesso discorso va applicato alla gestione dell'inventario, messa nelle mani poco sapienti dei tasti dorsali, notoriamente uno dei pochi aspetti scarsamente riusciti del pad di Xbox One. Non parlo di malus o di particolare ostacolo al divertimento ma indubbiamente si sarebbe potuto optare per una più naturale croce direzionale, che per l'appunto ho invano chiamato più volte in causa.

Cosa resta, allora, di quest'ennesima e sempre affascinante esperienza nell'universo di Minecraft: Xbox One Edition? Se l'acquisizione di Microsoft da un lato può suscitare ulteriore curiosità agli occhi di chi non l'ha provato mai, dall'altro il sandbox di Mojang viene portato al pubblico (ancora non troppo "grande") di Xbox One con l'offerta del prezzo ridotto a poco meno di €5,00 per quanti già lo possiedano su Xbox 360.

Crafting e inventario sono a dir poco familiari.

Non siamo ai livelli del cross-buy acclamato su altre produzioni per PlayStation, ma innegabilmente la proposta ha il suo fascino e senza dubbio convincerà molti a fare il salto sulla piattaforma next-gen, a prescindere dal proprio passato di gamer.

Detto ciò, l'impianto ludico della perla appena entrata nel portfolio di Microsoft rimane validissimo a cinque anni dall'uscita originale e trova nell'edizione per console di nuova generazione, oltre che un convincente 1080p60, il primo degno interprete all'infuori della release per PC.

Mondi all'altezza delle dimensioni promesse da quest'ultima versione, la comodità di poterci giocare sul televisore di casa con un tutorial capace di far rinunciare del tutto (o quasi) alle guide online e il prezzo di vendita, fanno sì che al pronti-via Minecraft: Xbox One Edition raggiunga la brillantezza della controparte più blasonata.

E chissà che, proprio come in ogni avventura di Minecraft: Xbox One Edition, la versione per Xbox One non sia soltanto l'inizio, la scintilla che faccia scoppiare in voi la passione e l'irrefrenabile voglia di misurarsi con il gemello diverso (o con le sue tantissime mod).

9 / 10
Avatar di Paolo Sirio
Paolo Sirio: Boxaro ma non troppo, sonaro a tratti con un occhio di riguardo per Nintendo, comprende ben presto che il mestiere del giornalista, filtrato per la passione dei videogiochi, ha tutto un altro sapore.

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Minecraft

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