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The Last of Us: Part II nell'occhio del ciclone dopo i leak tra pre-order cancellati, boicottaggio e richieste di riscrittura

Libertà creativa, questa sconosciuta.

Sembra proprio che gli strascichi dei gravi leak e spoiler che hanno colpito The Last of Us: Part II non si fermino di certo al "solo" rischio spoiler. La questione a quanto pare è molto più delicata e soprattutto sui social e su Reddit una parte della fanbase sta parlando di azioni radicali sulla base di posizioni decisamente a sfavore dell'ultima fatica di Naughty Dog.

Pare davvero che le scelte di Neil Druckmann e soci stiano provocando reazioni molto forti in una parte della community. Come segnalato da Multiplayer, nelle ultime ore si parla di cancellazione di pre-order, boicottaggio a priori e addirittura di, a dir poco improbabili, richieste di riscrittura della trama. Delle invocazioni al nome dell'ex Naughty Dog, Amy Hennig, non parliamo nemmeno perché sono semplicemente troppo stupide per essere considerate degnamente dato che la Hennig non c'entra nulla con The Last of Us (al massimo si sarebbe potuto invocare il nome di Bruce Straley).

Noi parleremo brevemente di tutte queste critiche evitando qualsiasi tipo di spoiler.

Anche sul nostro portale le opinioni contro la trama e alcune scelte del gioco non mancano ma per certi versi si tratta di posizioni inevitabili e d'altronde un videogioco non può di certo piacere a tutti. Il disprezzo che però sta montando nei confronti soprattutto di Druckmann va in certi casi oltre la norma. La "colpa" di The Last of Us: Part II per certi versi risiede nel trailer qui sotto e in realtà addirittura nel DLC del primo capitolo, Left Behind.

Cover image for YouTube videoThe Last Of Us Part II | E3 2018

La colpa di The Last of Us: Part II, a quanto pare, sarebbe quella di esprimere un messaggio troppo politico in favore della comunità LGBTQ e di una mentalità progressista che nel mondo dell'intrattenimento ha preso sempre più piede, a volte va detto anche in modi non sempre apprezzabili o ben riusciti. Una posizione che si ricollega anche ad alcune voci secondo le quali il leaker sarebbe proprio una persona che odia le tematiche trattate dal gioco.

La questione è abbastanza semplice. Nessuno obbliga qualcuno ad apprezzare un'opera ideata da un gruppo di creativi o le loro posizioni su certe tematiche. Certo è che un giudizio solo su questo aspetto lascia un po' di amaro in bocca come la scelta di criticare a priori l'orientamento sessuale di Ellie.

Chi vi scrive deve ammettere che vorrebbe leggere critiche al modo in cui la storia viene narrata, al suo sviluppo, alla costruzione dei personaggi e all'assenza di qualità a livello di sceneggiatura piuttosto che accuse puramente ideologiche a un team che non ha fatto alcune scelte solo perché "fa figo". Magari è anche così, chi può dirlo con certezza, ma allo stesso tempo lo ha fatto gettando delle fondamenta narrative incredibilmente solide e tratteggiando dei personaggi coerenti, profondi e indimenticabili. Perché Ellie non bacia Riley così, perché "fa figo".

Il problema forse sta nel fatto che se Ellie fosse stata eterosessuale queste discussioni non esisterebbero nemmeno. Non possiamo andare oltre e valutare la qualità della scrittura, del gameplay e le emozioni che una storia sa trasmettere senza guardare cosa c'è in mezzo alle gambe dei protagonisti?

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Alessandro Baravalle

Contributor

Si avvicina al mondo dei videogiochi grazie ad un porcospino blu incredibilmente veloce e a un certo "Signor Bison". Crede che il Sega Saturn sia la miglior console mai creata e che un giorno il mondo gli darà ragione.

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