Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

FIFA e il FUT dei 'sogni': come sarebbe FIFA Ultimate Team senza loot box pay to win?

Immaginando la rivoluzione (forse impossibile) di FIFA e FUT.

Dopo la fine dell'intervista incentrata sulle loot box di FIFA con il Chief Experience Officer di EA, Chris Bruzzo, ho avuto la sensazione di essere stato molto chiaro almeno su una cosa: la compagnia è disposta a modificare leggermente il modo in cui funziona la controversa monetizzazione dietro a FIFA Ultimate Team ma i pilastri di questo modello? Quelli rimangono.

Immagino che non dovrei rimanerne sorpreso. Nell'intervista Bruzzo ha spiegato perché EA creda sia assolutamente ragionevole vendere loot box che contengono oggetti capaci di condizionare il gameplay all'interno di FIFA e io ne ho messo in dubbio la posizione. Se non altro penso che si sia trattato di un interessante botta e risposta, un confronto che ci regala una chiara idea della posizione di EA riguardo questo argomento. Ho completato l'intervista con una comprensione più ampia del punto da cui EA è partita e di quale sia il futuro di FUT ma la mia opinione al riguardo è rimasta la stessa.

Cover image for YouTube videoFIFA 22 Ultimate Team | Official Trailer

Cosa accadrà ora? Penso che la situazione sia definita in modo piuttosto chiaro. A meno che il governo UK o altri governi non pongano un freno alle loot box e dichiarino che debbano ricadere all'interno della legislazione sul gioco d'azzardo, gli elementi cardine della monetizzazione di FIFA Ultimate Team rimarranno gli stessi, non importano i mugugni di una minoranza rumorosa di giocatori e siti. Sicuramente EA sperimenterà con FUT per placare i più critici tra una anteprima qua e una percentuale di probabilità là ma smetterà di vendere loot box/pacchetti di carte con i giocatori all'interno? Solo con una pistola puntata alla tempia.

Quindi immaginiamo per un momento un futuro in cui i governi punteranno sul serio una pistola alla tempia di EA. In una situazione del genere, EA non farà altro che rimuovere la possibilità di acquistare FIFA Points con denaro reale nelle nazioni che lo imporranno? Questa soluzione è stata considerata accettabile in Belgio, ma in mercati più grossi come gli UK? Improbabile.

Qual è allora l'alternativa? Forse non vi sorprenderà sapere, cari lettori, che ci penso da ormai diverso tempo. Come si trasforma FIFA Ultimate Team in un'esperienza equa per tutti? Ecco cosa farei.

Prima cosa: mantenere l'abilità di acquistare FIFA Points ma rimuovere la possibilità di usarli per comprare i pacchetti. Questo pensiero potrebbe terrorizzare i pezzi grossi di EA ma ascoltatemi un attimo.

Al posto della formula attuale, trasformate FUT in un free-to-play vendendo un battle pass premium ed elementi cosmetici. Che si continuino a elargire ricompense, sebbene in maniera più generosa e frequente, per modalità come Division Rivals, Squad Battles e FUT Draft. Date ai giocatori FUT Coins e pacchetti come parte del battle pass. Lasciate agli utenti la possibilità di guadagnare giocatori migliori completando delle sfide legate al battle pass. E, cosa fondamentale, mantenete vivo il mercato trasferimenti.

Si punti con decisione sulle stagioni. Funzionano molto bene per Fortnite, Call of Duty e altri giochi di quel tipo e non vedo perché non dovrebbero funzionare bene anche per FIFA. Si potrebbe vendere un nuovo battle pass premium per ogni stagione. Optare per la possibilità di saltare dei livelli del battle pass pagando? Probabilmente sì, lo fanno tutti. Vendere elementi cosmetici per denaro reale da spendere in uno store in game? Certo, anche questo lo fanno tutti.

Vale la pena concentrarsi sugli elementi cosmetici di FIFA. Questa è una simulazione calcistica giusto? L'autenticità è tutto ma siamo onesti, il realismo ci ha salutato diverso tempo fa. FUT è una modalità in cui si può far giocare Lionel Messi a centrocampo insieme a Jack Wilshere. Immaginate un po' questo.

Quindi via libera con gli elementi cosmetici, cara EA. Vendete cose bizzarre e fuori luogo, le stramberie che sappiano meravigliare. Vendete strani stemmi e aree VIP per lo stadio. Vendete anche palloni dall'aspetto improbabile se dovete. Se non ha effetti sul gameplay a conti fatti non importa sul serio. Per i puristi vendete elementi cosmetici retro come le maglie storiche del passato, quelle iconiche entrate nella storia che saprebbero fare gola a moltissimi tifosi.

C'è davvero tantissimo potenziale, caro dirigente di EA, per quanto riguarda l'ottenere entrate da ogni aspetto di uno store in game. È semplicemente necessario essere abbastanza coraggiosi da fare un salto della fede, essere al passo con i tempi, cambiare le cose. Credo in voi!

Il fatto è che EA per certi versi lo sta già facendo. Si sta incanalando sempre più verso il modello delle stagioni, provando i primi approcci con il sistema del battle pass e tastando le acque con elementi estetici non legati al calcio. Per il lancio di FIFA 22, EA ha venduto per la prima volta elementi estetici di stampo anime. Potete acquistare un kit anime mecha per la vostra squadra, sul serio.

Fare tutto questo: rendere FIFA Ultimate Team free-to-play, vendere battle pass premium e puntare con più decisione sulle stagioni e gli elementi cosmetici non toglierebbe nulla a quello che questa modalità ha di fantastico. Costruire il team dei sogni migliorandolo magari lentamente ma costantemente nel tempo, ottenere coins dal mercato dei trasferimenti, bilanciare le formazioni e l'affiatamento e poi portare tutto questo in una partita, che sia offline od online, sarebbe sempre possibile. Alla fine della fiera direi che sarebbe un'esperienza molto più gratificante perché se doveste vedere un vostro avversario con una carta super rara delle Icone, sapreste che non ha speso €1000 in pacchetti per ottenerla ma l'ha guadagnata semplicemente giocando a FIFA.

Ora questo sarebbe equità.

Sign in and unlock a world of features

Get access to commenting, newsletters, and more!

In this article

FIFA 22

PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S, PC, Nintendo Switch

Related topics
A proposito dell'autore
Avatar di Wesley Yin-Poole

Wesley Yin-Poole

Deputy Editorial Director

Wesley is deputy editorial director of ReedPop. He likes news, interviews, and more news. He also likes Street Fighter more than anyone can get him to shut up about it.

Commenti