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Electronic Arts non farà alcuna dichiarazione sulle leggi pro-aborto o sui diritti delle persone trans

Arriva la risposta di Electronic Arts alle domande dei dipendenti.

Un nuovo report indica come EA si rifiuta di parlare di questioni come Roe v. Wade e i diritti delle persone trans in quanto afferma che "essere un'azienda inclusiva significa essere inclusiva di tutti quei punti di vista".

Il report proviene da Kotaku, dove diversi dipendenti avrebbero chiesto a EA di rilasciare dichiarazioni pubbliche sui diritti delle persone trans e sul recente scandalo Roe v. Wade durante un incontro con la dirigenza dell'azienda all'inizio di questa settimana.

In risposta, il Chief People Officer Mala Singh ha apparentemente affermato che EA rilascerà dichiarazioni pubbliche solo se pensa che "avranno effettivamente un impatto positivo" condividendo una "prospettiva coerente" tra tutti i suoi dipendenti globali. "La cosa che ci unisce è che siamo tutti qui per creare giochi ed esperienze incredibili per i nostri giocatori, ed è così che abbiamo l'impatto più positivo sul mondo", ha detto Singh. "Queste cose sono difficili e sono personali e tutti abbiamo le nostre prospettive e a volte non parliamo, e questo sarà sconvolgente e lo capisco".

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A tal proposito EA ha risposto al report di Kotaku, affermando che tenta di "creare un ambiente in cui i nostri dipendenti possano parlare di problemi complessi nel nostro mondo di oggi". Per quanto riguarda il motivo per cui non rilascerà dichiarazioni pubbliche né su Roe v. Wade né sui diritti trans, il direttore delle comunicazioni aziendali di EA, Lacey Haines, ha spiegato che l'editore è "focalizzato sui modi in cui possiamo supportare le nostre persone in tutto il mondo come loro datori di lavoro". Tuttavia, Haines rivela anche che EA fornirà benefici sanitari a coloro che non possono accedervi localmente.

Fonte: Eurogamer