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PETA contro Animal Crossing in una assurda manifestazione di protesta contro...l'acquario di Blatero

Animalisti vs gufo.

La PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) è una nota associazione pro-animali, con la tendenza a fare notizia per alcune prese di posizione molto...singolari.

Negli ultimi anni, PETA ha esteso la sua campagna di moralizzazione anche nel mondo videoludico, esaminando alcuni dei più popolari videogiochi e ammonendo quelli che palesano sfruttamento o maltrattamento di animali. Storici i casi della PETA contro Pokémon o contro Super Mario (nello specifico, il suo power up da Raccoon, equiparato ad una pelliccia); oggi, per la gioia di tutti noi, possiamo aggiungere un altro titolo alla grande lista nera dell'associazione, Animal Crossing.

Nel gioco è possibile vivere una vita serena e tranquilla su un'isola deserta, costruendo il proprio villaggio, piantando alberi e fiori e, in alcuni casi, pescando. I pesci catturati non vengono mangiati: possono essere donati al museo locale di Blatero per essere inseriti in mastodontici acquari, oppure rigettati in acqua.

Ebbene, sembra che la PETA non sia per niente d'accordo con tutto questo: secondo l'associazione, il gioco invoglierebbe le persone ad appropriarsi di innocui pesci, strappandoli dal proprio habitat naturale. Tale disappunto si è trasformato in un vero e proprio picchetto virtuale, fuori dal museo di Blatero, con tanto di slogan e cartelli "EMPTY THE TANKS" ("Svuota le vasche").

I messaggi di denuncia della PETA recitano così: "Blatero incoraggia i giocatori a strappare i pesci dal loro habitat naturale per intrappolarli in piccoli acquari. Cancellatelo.", "Anche nel mondo virtuale, condannare animali ad una vita di sofferenza prima di ucciderli o scuoiarli, solo per vestire con la loro pelle, pelliccia o piume, non è divertente." e simili.

Infine, l'organizzazione ne ha approfittato per condividere la propria guida "vegana" sulla vita in Animal Crossing, con quello che si può e non si può fare nel gioco: sostanzialmente niente pesca, niente caccia agli insetti e niente raccolta di conchiglie.

Nonostante l'evidente...amore per gli animali, reali o virtuali che siano, l'iniziativa della PETA è stato accolto con vari messaggi di sberleffo da parte di Internet, specialmente la comunità videoludica, le cui risposte variano fra il "è solo un videogioco" e il "non posso credere che dovrò smettere di essere amico degli animali nel gioco perché non posso pescare", passando fra insulti e immagini di hamburger.

Voi che ne pensate? Secondo voi è giusto il discorso della PETA, oppure credete che lamentarsi di un personaggio immaginario sia eccessivo?

Fonte: GlobalNews

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Animal Crossing (Switch)

Nintendo Switch

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Marcello Ruina

Contributor

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